ESCE IL 18 OTTOBRE IL ROMANZO “A RINCORRERE IL VENTO (’68: il B-Side)” DI ERICA AROSIO E GIORGIO MAIMONE

Torna in libreria la collaudata coppia di scrittori Erica Arosio e Giorgio Maimone – nota per la serie di romanzi scritti a quattro mani che vede protagonisti l’avvocatessa Greta Morandi e lo stravagante Mario Longoni – con il romanzo dedicato al decennio caldo “A rincorrere il vento. (’68: il B-Side)” per la collana di narrativa ‘Varianti’, oltre 250 pagine che ne raccontano episodi e atmosfere attraverso i ricordi adolescenziali di Anna e Marco.

Anna e Marco, come nella canzone di Lucio Dalla (sarà un caso?), si incontrano in un supermercato di Milano dopo quarantacinque anni. L’ultima volta che avevano condiviso qualcosa era il Sessantotto con le manifestazioni, la coscienza di classe, la voglia di cambiare il mondo, la sete di giustizia e la paura della morte, delle botte e della repressione. Allora erano adolescenti entusiasti e ribelli, adesso sono adulti più disillusi, più stanchi, con i segni di tanta vita sulle spalle ma sotto sotto non sono cambiati molto.

Il loro incontro dura una notte, scandita dai racconti del loro presente e dai ricordi del loro passato che Anna tiene conservati gelosamente in una scatola: da qui ne escono fotografie, il foulard rosso di Anna per proteggersi dai lacrimogeni, la prima edizione di “Cent’anni di solitudine”, il poster de “Il laureato”, un 45 giri di De André, una Polaroid, gli occhiali tondi alla John Lennon, volantini, un po’ “d’erba” e molti altre cose. Oggetto dopo oggetto tornano alla memoria i momenti che hanno segnato il Sessantotto dei due protagonisti che si è sviluppato tra le manifestazioni studentesche e operaie, i concerti epici dei Beatles o dei Rolling-Stones, la scoperta del sesso, il rapporto conflittuale con le ‘generazioni dei padri’, le radio libere, i viaggi in autostop, l’America sognata, la moda rivoluzionaria e il grande cinema e la musica.

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Così ne parlano gli autori:  “All’improvviso, da un istante all’altro, niente è più come prima.  Il cambiamento mi incanta: dal nulla di un silenzio opprimente passo al tutto di un universo da scoprire fatto di immagini, film, storie, amici, amori, sete orientali, essenze inebrianti, musica, rivolta e rivoluzione. Il Sessantotto  è questo: il bozzolo in cui ero prigioniera che si rompe in mille pezzi”, dichiara Erica Arosio.

“Qualcuno ha fatto il Sessantotto perché i Pink Floyd, i Greatful Dead, i Jefferson Airplane… e Dylan è ormai sor- passato, anzi finito, anzi dall’incidente in motocicletta… Qualcuno ha letto Marx, altri Marcuse, qualcuno Mao e Reich e tutti abbiamo letto Linus. E ci sarà sempre qualcuno che ha fatto il Sessantotto più di te”, ha detto Giorgio Maimone.

Nove sezioni tematiche accompagnano il lettore alla scoperta del Sessantotto attraverso racconti brevi, proponendo un affresco di un’epoca che ha segnato la storia del nostro Paese e nel contempo esplorando l’intimità dei due protagonisti, la stessa che ancora appartiene a tutti noi.

Illustrazione di copertina di Gabriella Kuruvilla e Mauro Gatti.

«Quello che dico è che il movimento degli studenti è iniziato in Germania con Rudi Dutschke nel 1967. Nell’aprile del 1968 gli hanno sparato, una settimana dopo l’omicidio di Martin Luther King e due mesi prima di quello di Robert Kennedy e lì se n’è andata buona parte dell’innocenza, la speranza che potesse esserci una rivoluzione pacifica. Il secondo colpo fu la strage di piazza Fontana nel Sessantanove a Milano e il terzo il colpo di stato in Cile del 1973 che facevano capire come le destre si sarebbero sempre opposte all’avvento della sinistra.»
«E se invece il Sessantotto non fosse mai finito e noi ne fossimo l’esempio lampante?»
«Sì, c’è una parte di rivoluzione riuscita che ci portiamo dietro. O dentro.
Non ho capito se questi semi sono sterili oppure siano riusciti a germogliare.»
(La fine del Sessantotto – A rincorrere il vento)

credit foto Gianmarco Chieregato

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