Marco Mengoni in gara a Sanremo 2023 con il brano Due vite: “Stavolta voglio divertirmi, la posizione in classifica mi interessa relativamente”

Marco Mengoni, a dieci anni di distanza dalla vittoria con “L’essenziale”, prende parte al Festival di Sanremo 2023 con il brano Due vite: “Torno a Sanremo con una canzone che racconta molto di me in questo momento, è un viaggio intimo ma anche un invito ad accettare quello che la vita ci offre, perché tutto ci serve per crescere, anche i momenti di noia. Presentarsi in gara a dieci anni di distanza e mettersi alla prova è una sfida e sono contento di far parte del cast di quest’anno, che credo sia il riflesso della musica attuale che è un arcobaleno infinito di artisti dai colori diversi e spero che dopo la pioggia porteranno al Festival tanta gioia. Sono sul palco con amici, con persone con cui sto bene”.

Due vite parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze e vite che attraversiamo nel corso della nostra esistenza: “E’ un pezzo nato durante una sessione di scrittura per il terzo capitolo di “Materia” (che uscirà prima dell’estate). Due vite parla di quel parallelismo esistente tra la parte razionale e quella inconscia, tra la vita reale e quella onirica, ho raccontato i sogni e le fotografie prese da quello che indosso e vivo nella vita di tutti i giorni. Sono anche un peccatore, uno che sbaglia, che prende schiaffi nella vita ma si deve andare avanti. Due vite è la mia storia infinita e rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontarla godendosi ogni istante”.

Il brano scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta è una ballad dalla struttura non classica, sia dal punto di vista strumentale, con la produzione di E.D.D. e Simonetta.

Marco Mengoni, dato tra i favoriti per la vittoria del Festival di Sanremo 2023, ha affermato di non sentire lo spirito della competizione: “In questi ultimi anni Sanremo è cresciuto sempre di più ed è anche più lontano dalla competizione, ci tengo a fare bene ma non sento questa cosa dell’essere il primo della classe. Io sono contentissimo di avere a casa quella palma e quel leoncino d’oro vinto dieci anni fa ma stavolta voglio divertirmi, la posizione in classifica mi interessa relativamente. Voglio portare questo pezzo che parla di me e del percorso che sto facendo da diversi anni personalmente ed emotivamente”.

L’artista ha poi ricordato la sua prima partecipazione alla kermesse: “Nel 2012 stavo sperimentando e capendo se continuare a fare il mestiere della musica o no e avevo messo in dubbio il mio futuro. Stavo pensando di tornare all’università e poi arrivò quel Sanremo 2013 dove eravamo io e Marta Donà soli, con molta voglia di dimostrare ma con la solitudine intorno perchè poche persone in quel momento mi sostenevano. Quel Festival è stato come uno schiaffo in faccia per dirmi tu puoi fare questo lavoro”.

Nella serata di venerdì, dedicata alle cover, Marco Mengoni si esibirà sul palco del teatro Ariston con il coro gospel internazionale The Kingdom Choir, interpretando uno dei brani più noti e iconici dei Beatles, Let it be: “E’ una di quelle canzoni che si fatica anche solo a definire tali. È molto di più, sono parole senza tempo, un inno potente, qualcosa di grande, che mette insieme tante mani unite, che non ha limiti e tempo e che chiunque faccia il musicista avrebbe voluto scrivere. Porta un messaggio universale dell’andare avanti, di scrollarsi tutto quello che è ieri e riportarlo a domani. Ho pensato Sanremo fosse il luogo giusto per ricordarci cosa rappresenti. E sono onorato che The Kingdom Choir abbiano accettato di salire su questo palco al mio fianco per proporla insieme, con le loro incredibili voci e la forza del gospel. Abbiamo deciso di riprendere e modificare il riff e l’ho riarrangiato su di me e sui 13 componenti del coro”.

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credit foto Andrea Bianchera

A Sanremo ci sarà Lido Mengoni, un quartiere generale, un hub creativo abitato da Marco e dal suo team. Largo spazio all’improvvisazione in tutte le sue forme, agli incontri con amici, colleghi, alle nuove conoscenze, approfondimenti, interviste e a sfide a biliardino e schiaccia sette, ma anche a riflessioni dalla più classica delle panchine vista mare.

Non mancherà una radio sempre accesa, per i giorni del festival, infatti, sarà disponibile h24 Radio Lido Mengoni, web station sull’app Stationhead.

E sempre dal Lido, Mengoni si ritaglierà ogni giorno un angolo “confessionale” per spiegare ad un amico particolarmente comprensivo cosa vuol dire affrontare il Festival di Sanremo. A raccogliere i pensieri di Marco sarà l’attore, regista e doppiatore Fabio De Luigi. La chiacchiera tra il cantautore e De Luigi sarà raccolta in un podcast quotidiano “Caffè col limone”, prodotto da Dog Ear e disponibile quotidianamente e gratuitamente su tutte le piattaforme.

Anche a Sanremo, come per il tour negli stadi, prosegue l’impegno per la sensibilizzazione sulla difficoltà di accessibilità dell’acqua nel mondo grazie alla presenza di un punto Wami che, accanto al Lido Mengoni, racconta, in una piccola oasi, quanto realizzato in Tanzania grazie al bilanciamento dell’impronta idrica degli spettatori del tour di Marco – primo Water Equal Tour al mondo – che ha garantito la donazione di oltre 36 milioni di litri d’acqua ad un acquedotto nel paese africano.

Dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 68 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, culminati con il successo degli stadi della scorsa estate e del tour nei palazzetti tutto sold out concluso lo scorso autunno, e il nuovo tour negli stadi che lo attende la prossima estate, l’8 luglio Marco Mengoni concluderà i suoi live negli stadi a a San Siro, dove lo scorso 19 giugno si era esibito per la prima volta in uno stadio tutto sold out.  Prima del gran finale milanese il tour toccherà gli stadi di Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Torino (5 luglio).

di Francesca Monti

credit foto Andrea Bianchera

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