Intervista con Ermal Meta: “Buona Fortuna è un disco ricco di immagini, di microstorie, perchè è nei dettagli che si nascondono le profondità”

Poesia, profondità, storie di vita, dodici fotografie che creano un film ricco di emozioni e colori: venerdì 3 maggio esce “Buona Fortuna” (Columbia Records/Sony Music), il nuovo album di inediti di Ermal Meta.

Una riflessione sul reale significato della parola fortuna, vista da diverse angolazioni, e anche una dedica speciale a Fortuna, la figlia che Ermal e la sua compagna Chiara stanno aspettando e che nascerà a giugno. Un disco che arriva dopo un periodo di cambiamenti per il cantautore: “C’è un momento in cui, anche musicalmente parlando, devi fare un punto su quello che hai fatto e su dove sei diretto, non è facile ma diventa necessario avere delle piccole coordinate dentro di te. Ho cambiato casa discografica, management e ho dovuto imparare qualche cosa anche di me stesso. Questo disco è un viaggio dentro di me. Sono stato più diretto musicalmente anche a livello testuale. Buona Fortuna è una fotografia di quanto a volte ci affanniamo per afferrare il nostro destino non rendendoci conto che il più delle volte lo abbiamo già dentro. La fortuna dipende dalla tua volontà, il caso vola mentre la fortuna cammina, è qualcosa che costruisci con le tue mani”.

Ermal ha poi spiegato che è anche un album di memorie: “Quando mia figlia sarà abbastanza grande da poter capire la musica, se vorrà sapere come vedevo il mondo aspettandola, potrà ascoltare queste canzoni e conoscermi un po’ di più. All’inizio mi sentivo inadatto ad esprimere questo nuovo sentimento ma poi ho capito che si trattava solamente di accettare quello che sentivo. Mi aspettavo di diventare un’altra persona, in realtà oggi ho il cuore più grande”.

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Sulla copertina, da una balena bianca di melvilliana memoria partono dodici fili, undici bianchi e uno rosso, che si uniscono alle tracce che compongono album, ad ognuna delle quali è associato un simbolo: “E’ un disegno realizzato da mio fratello e ricamato su tessuto che richiama la balena bianca con questi dodici fili, sogni, mondi collegati. Non si sa se la balena sia un aquilone che porta in volo questi desideri oppure qualcosa che li tiene ancorati”.

Nell’album sono presenti due featuring d’eccezione: Jake La Furia in “Male più non fare”, singolo apripista dell’intero progetto, uscito lo scorso dicembre, e Levante in “Io e te”: “Ci sono canzoni che necessitano di un’altra anima, storia e voce. L’io c’era ma mancava il te, Levante mi piace molto, ha un carattere musicale meraviglioso, riesce ad essere leggera e forte al contempo. Ci siamo trovati in studio, abbiamo lavorato sulla canzone ed è stata brava a farla sua e a darle l’anima che mancava. C’è una fusione bellissima delle nostre voci. Per quanto riguarda Jake La Furia avevo bisogno della presenza di un altro artista in “Male più non fare”, ci siamo visti, il pezzo gli è piaciuto e ha scritto la sua parte. Possono sembrare generi musicali distanti ma l’intenzione che lega i musicisti è la stessa”.

Il cantautore ha poi ricordato quanto la musica sia importante nella sua vita: “Se immaginiamo le canzoni come perle di diversa natura c’è un filo che le unisce, ed è la ricerca del proprio posto nel mondo. E’ quello che ho cercato di fare nel mio percorso. Quando ho iniziato a scrivere musica l’ho fatto per me stesso, per salvarmi, era la mia àncora di salvezza, poi tra i 20 e i 25 anni quello che avevo vissuto è uscito con violenza. Avevo problemi con la gestione della rabbia e la musica era un modo per tenermi a bada”.

Ermal Meta ha infine parlato di un suo possibile ritorno al Festival di Sanremo: “E’ un palco meraviglioso, ci sono stato per la prima volta nel 2006 e mi ha dato tanto, poi ho vinto la kermesse nel 2018 con Fabrizio Moro e “Non mi avete fatto niente”. La soddisfazione più grande però è stata conquistare il premio della critica. Tornerei volentieri al Festival”.

Qui la nostra video intervista con Ermal Meta:

Ermal, il 3 maggio esce “Buona Fortuna”, cosa rappresenta questo nuovo disco nel tuo percorso artistico?

“Rappresenta una piccola evoluzione per quello che mi riguarda. E’ un disco ricco di immagini, di microstorie, perchè alla fine è nei dettagli che si nascondono i grandi misteri e le profondità. Cerco sempre di appassionarmi a delle piccole cose attraverso le quali si può entrare in empatia con temi di respiro più ampio. E poi questo album porta il nome di mia figlia… (sorride)”.

A proposito, la titletrack “Buona Fortuna” dedicata a tua figlia è associata al simbolo della bussola che indica la direzione da seguire…

“Penso di poter dire di aver trovato la bussola, la direzione, è una sensazione bella e strana al contempo, estremamente potente sotto certi aspetti. E’ come un cerchio che si chiude”.

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In “La strada la decido io” canti “Quanto vorrei non pensare ogni giorno alle cose che sono sbagliate ma vivermi l’attimo”, oggi riesci a vivere l’attimo?

“Sì, vivo tanto l’attimo. Ogni giorno ci martelliamo su tante cose, il più delle volte che non dipendono da noi, che non possiamo controllare, invece il segreto della felicità è lasciarle andare”.

In “Ironica” affermi “ho giocato forse troppe volte con le cose belle della mia vita, le ho buttate giù dalla finestra poi le ho trovate sempre alla mia porta”. Posso chiederti quali sono queste cose belle?

“Ha a che fare con un periodo della mia vita in cui ero un autosabotatore pazzesco, avevo come una spia infiltrata nel mio corpo, sabotavo quello che facevo, tra cui tante cose belle, però poi la fortuna, il destino mi hanno portato a ritrovarle, a non perderle”.

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Nel disco c’è anche il brano “Mediterraneo”, un luogo ricco di cultura, bellezza, contaminazioni…

“Ricco anche di tante storie, di grandi speranze e disperazione. Il Mediterraneo è stato il centro del mondo per tanti secoli, oggi è un’autostrada della speranza se visto da una parte e un luogo di vacanza se visto dall’altra”.

Il nuovo tour partirà il 13 luglio dal Teatro Romano di Verona. Cosa puoi anticiparci?

“Sarà una scaletta esplosiva, i dischi ora sono cinque e ci sono tantissimi pezzi. I brani saranno in elettrico, alcuni verranno riarrangiati, ci sarà buona parte di “Tribù urbana” e tutte le canzoni di “Buona Fortuna”. Quindi potete aspettarvi grande energia, suono granitico e momenti più intimi. I concerti però non vanno raccontati ma visti, come diceva Frank Zappa “parlare di musica è come ballare di architettura”. Quindi … vi aspetto ai live”.

I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, sono in prevendita su TicketOne. Questo il calendario:
13 luglio Festival della Bellezza, Teatro Romano – Verona
18 luglio Anima Festival, Anfiteatro dell’Anima – Cervere (CN)
19 luglio Live in Genova, Arena del Mare – Genova
28 luglio Anaxum Festival, Arena del Marinaretto – Palazzolo Dello Stella (UD)
11 agosto La Versiliana Festival, Teatro La Versiliana – Marina di Pietrasanta (LU)
21 agosto Oversound Music Festival, Piazza Libertini – Lecce
24 agosto Sotto Il Vulcano Fest, Anfiteatro Falcone e Borsellino – Zafferana Etnea (CT)
25 agosto Dream Pop Fest, Teatro di Verdura – Palermo
5 settembre Roma Summer Fest, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Cavea – Roma
14 settembre Carroponte – Sesto San Giovanni (MI)

Ermal Meta incontrerà i fan in varie città italiane:
Venerdì 3 Maggio – Milano – Feltrinelli – Piazza Piemonte, 2 – ore 18.30
Domenica 5 Maggio – Verona – Feltrinelli – Via Quattro Spade, 2 Verona – ore 17.30
Lunedì 6 Maggio – Bari – Via Melo, 119 – ore 18.00
Martedì 7 Maggio – Roma – Feltrinelli – Viale Libia, 186 – ore 18.00

di Francesca Monti

Si ringrazia Mary Cavallaro

credit foto Nicolò De March

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