Dopo aver registrato il tutto esaurito in sole tre settimane dall’apertura delle vendite, Devendra Banhart torna in Italia il prossimo 24 giugno a Milano all’Auditorium Fondazione Cariplo. In seguito si esibirà per altre tre live estivi, toccando alcuni fra i palchi più unici e straordinari dello Stivale: il 9 Luglio nell’incantevole Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (Brescia) al Festival Tener-A-Mente, il 10 luglio sullo sfondo della bellissima Rocca Malatestiana di Cesena, all’interno della rassegna musicale Acieloaperto ed infine l’11 luglio nello splendido scenariodel Teatro Romano di Ostia Antica a Roma.
É uscito a settembre 2016 il suo ultimo album “Ape in Pink Marble” pubblicato da Nonesuch. L’album, il nono di Banhart, è scritto, prodotto, arrangiato e registrato a Los Angeles dall’artista americano insieme ai suoi collaboratori di lunga data Noah Georgeson e Josiah Steinbrick. Questo disco, che arriva a tre anni dal precedente “Mala”, contiene atmosfere orientali, anche grazie alla presenza del koto, un’arpa giapponese. È descritto da Q come l’apice della sua carriera e dal Wall Street Journal come il suo lavoro: «più conciso, sommesso e seducente fino ad ora». Ad anticipare l’album il brano “Middle Names”, un pezzo trasognato e romantico, dedicato ad un amico scomparso. Un piccolo assaggio ai fan italiani è avvenuto a settembre con la partecipazione di Devendra al Wired Next Fest e all’incontro D Musica.
Nato in Texas, Banhart per la prima volta attira l’attenzione dei media internazionali con il suo album di debutto Oh Me Oh My… The Way the Day Goes By the Sun Is Setting Dogs Are Dreaming Lovesongs of the Christmas Spirit — una raccolta di registrazioni realizzate per proprio diletto, nel 2012. Gli album successivi includono Rejoicing in the Hands (2004), Niño Rojo (2004), Cripple Crow (2005), Smokey Rolls Down Thunder Canyon (2007) e What Will We Be (2009). Banhart ha collaborato con musicisti quali Anohni (precedentemente conosciuto come Antony) and the Johnsons, Beck, Vashti Bunyan, Os Mutantes e Vetiver. E ancora con Gilberto Gil e Caetano Veloso e ha preso parte al concerto alla Carnegie Hall curato da David Byrne. Artista e pittore di successo, i dipinti del cantante, sono apparsi nelle gallerie di tutto il mondo; spesso ha ideato e disegnato la copertina della maggior parte dei propri dischi, tanto che nel 2010 l’artwork e il packaging di What Will We Be hanno ricevuto una nomination ai Grammy. Nel 2015 è stato pubblicato I Left My Noodle on Ramen Street, una raccolta di disegni e pezzi d’arte di Devendra.