Vivere da Sportivi, con Amova, ha premiato il Fair Play 2018 del film di Roberto Minervini ‘What you gonna do when the world’s on fire’, per aver saputo evidenziare i più alti valori etici e sportivi.
Questa la Motivazione della giuria: “In un piccolo centro dell’America profonda di oggi, dove lo scontro razziale è da secoli più cruento e impari, radiografa, nella metafora e fuor di metafora, i più alti valori etici e sportivi. Tra questi: efficacia del gioco di squadra; il colpo a sorpresa; la capacità di rialzarsi dopo la caduta; il rispetto dell’avversario che ti rispetta e l’inedita situazione di avere contro chi è furioso perché gli hai strappato, sorprendentemente, il “titolo”. Sono tutte le qualità di chi scende in campo, dopo Obama, per la giustizia sociale e per un cinema, sia bianco che nero, dal training innovativo.
A ritirare ieri premio nello spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, il produttore del film di Minervini, Dario Zonta che, in un simbolico passaggio di consegne del ‘fair play’, riceveva dalle mani dei campioni olimpici Valentina Vezzali, Luca Dotto, Moreno Argentin, Matteo Anesi, Martina Valcepina, Raimondo Cappa insieme all’olimpionica Francesca Bettrone e al paralimpico Simone Careddu, la targa 2018 ‘Vivere da Sportivi –il Fair Play al Cinema’.
Ospiti alla cerimonia, l’Assessore Cultura e Sport della Regione Veneto, Corazzari, l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia, Romor, il Generale Avitabile, Com. Prov. G.d.F., il Colonnello Lunardo, Com. Prov. Carabinieri e, il dott. Vomiero Vice Questore di Venezia.
Una presenza rappresentativa per sottolineare quel fil rouge che lega Cinema e Sport. “Solo la narrazione sportiva o cinematografica, diretta o indiretta” – dichiara Monica Promontorio, presidente dell’Associazione VDS (Vivere da Sportivi) – “riesce a promuovere, su scala mondiale, comportamenti etici e valori sociali più consapevoli”. “ Perché la forza comunicativa dei due linguaggi – prosegue Raimondo Cappa, vicepresidente Amova – “ha il potere di smuovere emozioni, passioni, sogni e desideri e, quindi, anche il senso etico dello sportivo.
Dato l’alto contenuto artistico riscontrato in questa edizione dalla Biennale, la Giuria di Vivere da Sportivi capitanata dal critico cinematografico Roberto Silvestri e composta da Francesca Nocerino, conduttrice-curatrice di Cinematinée Tg2; Pierluigi Frassineti, autore e sceneggiatore; Alvaro Moretti, Vice Direttore il Messaggero; Alberto Nuvolari, Presidente USSI Veneto e docente di giornalismo; Katia Rossi, coordinatrice giuria e ideatrice del premio, ha assegnato due menzioni Fair Play speciali.
MENZIONE SPECIALE
”Zen sul ghiaccio sottile” di Margherita Ferri per aver saputo dare vita e centralità al percorso emotivo degli adolescenti ai margini delle proprie comunità, lavorando sui valori, anche interiori, dello sport nella ricerca della propria identità, anche di genere, in un percorso liquido e inquieto come solo l’adolescenza sa essere.
”Lissa ammetsajjel (Still Recording)” di Saeed al Betal e Ghiath Ayoub (Siria), che in una Damasco sventrata dai bombardamenti e dai cecchini, mentre si combatte metro su metro, per la conquista o riconquista dei ruderi deserti, attraverso un atleta in tuta che non smette di allenarsi, a rischio di morire, ci ammonisce che lo sport sopravvive ad ogni guerra ed è l’unica forma di guerra davvero “civile”.