Intervista con Ylenia Lucisano: il singolo “Il destino delle cose inutili” e il nuovo disco in uscita nel 2019

“Il destino delle cose inutili” (Virgin Records/Universal Music Italia) è il nuovo singolo della cantautrice Ylenia Lucisano, prodotto da Taketo Gohara.

Il brano, scritto dalla stessa artista con Vincenzo “Cinasky” Costantino, è una riflessione sull’importanza di non perdersi in cose superficiali ma di riuscire ad apprezzare ciò che è veramente fondamentale nella vita.

“Il destino delle cose inutili” sarà contenuto nel nuovo disco della cantautrice calabrese in uscita a marzo.

Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Ylenia Lucisano, ecco cosa ci ha raccontato.

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Ciao Ylenia, è uscito il tuo nuovo singolo “Il destino delle cose inutili”. Ci racconti com’è nato?

“Faccio spesso queste riflessioni perchè tendo a perdermi nei meandri dei pensieri e anche della negatività, quindi è un monito per me stessa e un presupposto per il 2019 di riuscire ad accontentarmi delle cose fondamentali, di ciò che mi aiuta a crescere e a vivere meglio. Il brano già dal titolo dice precisamente quello di cui voglio parlare”.

Quali sono le cose inutili che vorresti eliminare?

“La negatività che viene trasmessa dagli altri, basta accendere la tv e veniamo assaliti dall’ansia, dalla paura, altre cose inutili sono soggettive, quello che può essere utile per me può non esserlo per altri. Bisogna fare una riflessione su se stessi ed eliminare ciò che ci fa perdere tempo”.

Il singolo è accompagnato da un video girato per le strade di Milano…

“E’ stato il primo video non premeditato, un giorno ci siamo trovati con un amico regista ed altri amici e siamo andati per le strade di Milano, avevo questo walkmann e ho chiesto di riprendermi mentre camminavo, facendo quello che mi piace, senza sovrastrutture”.

Cosa puoi anticiparci riguardo il nuovo disco?

“Il nuovo disco è pronto, è stato un lavoro di ricerca stilistica, musicale e di scrittura di testi durato due anni, vedrà la luce nei primi mesi del 2019. E’ un album che mi mette piu’ a fuoco artisticamente rispetto a quanto fatto fino ad ora, è cantautorale, non ci sono suoni artificiali, ma solo reali, perchè volevo far vivere la musica a chi lo ascolta, in controtendenza con quelle che sono oggi le abitudini musicali. E’ un disco da assaporare piano piano perchè i brani sono collegati tra loro, hanno una storia, ed è da vivere dalla prima all’ultima traccia”.

Ci saranno anche delle tracce in dialetto calabrese?

“No, il disco sarà tutto in italiano, il dialetto calabrese per ora l’ho messo da parte ma è sempre vivo e presente nei live, perchè le sonorità folk sono alle base del mio percorso”.

Stai progettando un tour?

“Farò un tour in primavera, nei locali e nelle piazze”.

Dopo aver aperto i concerti di Francesco De Gregori e di Roby Facchinetti, con chi ti piacerebbe collaborare?

“Sicuramente mi piacerebbe continuare a collaborare con De Gregori e Facchinetti, poi qualsiasi altra collaborazione arriverà sarà benvenuta, amo i cantautori italiani e mi piace avere la possibilità di confrontarmi e condividere i palchi con loro”.

di Francesca Monti

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