DAVID DI DONATELLO 2019: I 15 DOCUMENTARI SELEZIONATI

Sono stati annunciati i 15 documentari scelti dalla commissione di preselezione del David di Donatello tra 113 iscritti. Si tratta di: “Arrivederci Saigon” di Wilma Labate, “Beautiful Things” di Giorgio Ferrero, “Camorra” di Francesco Patierno, “Country for Old Men” di Stefano Cravero e Pietro Jona, “Friedkin Uncut” di Francesco Zippel, “Funeralopolis – A Suburban Portrait” di Alessandro Redaelli, “Il club dei 27” di Mateo Zoni, “Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul” di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi, “L’arte viva di Julian Schnabel” di Pappi Corsicato, “La Convocazione” di Enrico Maisto, “La strada dei Samouni” di Stefano Savona, “Santiago, Italia” di Nanni Moretti, “Sarà il caos – It Will be Chaos” di Lorena Luciano e Filippo Piscopo, “Treno di parole – Viaggio nella poesia di Raffaello Baldini” di Silvio Soldini, “What You Gonna Do When the World’s on Fire?” di Roberto Minervini.

LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2019

Fra le numerose novità, una nuova giuria e la modifica del sistema di voto, entrambi adeguati ai modelli proposti dai grandi riconoscimenti internazionali; nuove regole di ammissione dei film che concorreranno all’assegnazione del Premio; la nascita del David dello Spettatore. Attraverso questa serie di rilevanti modifiche, l’Accademia del Cinema Italiano punta a rinnovarsi proponendosi come una realtà ancor più autorevole e incisiva nell’ambito del panorama cinematografico italiano e internazionale, al passo con le rapide trasformazioni in atto nell’intero sistema dell’audiovisivo.

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