Intervista con Giorgio Tirabassi, al cinema con la sua opera prima “Il Grande Salto”: “Ho voluto raccontare la storia di due uomini che cercano di dare una svolta alla propria vita”

“Il Grande Salto”, al cinema dal 13 giugno, è il film che segna l’esordio alla regia di Giorgio Tirabassi, attore versatile e molto amato dal pubblico, che vanta una carriera di oltre trentacinque anni in cui ha interpretato pellicole di successo, importanti spettacoli teatrali e celebri serie tv come Distretto di Polizia, Paolo Borsellino, L’Aquila Grandi Speranze,  Ultimo, I Liceali, Benvenuti a tavola, Liberi Sognatori, solo per citarne alcune.

Nel film “Il Grande Salto” Giorgio Tirabassi è anche protagonista insieme a Ricky Memphis, Marco Giallini, Pasquale “Lillo” Petrolo, Valerio Mastandrea, Roberta Mattei, Paola Tiziana Cruciani.

Al centro della storia ci sono i quarantenni Rufetto e Nello, due rapinatori maldestri che, dopo aver scontato quattro anni di carcere per un colpo andato male, vivono in un quartiere della periferia romana. Rufetto (Giorgio Tirabassi) è sposato con Anna, con cui ha avuto un figlio e vive insieme ai suoceri che non lo amano particolarmente. Nello (Ricky Memphis) è invece sfortunato anche in amore, vive in un sottoscala e prima di andare a letto ogni sera guarda alla tv dei programmi educativi. I due amici progettano insieme una rapina per fare il grande salto e dare finalmente una svolta alle loro vite.

Un debutto convincente alla regia per Giorgio Tirabassi con una commedia agrodolce, a tratti surreale, che fa riflettere e diverte allo stesso tempo, con personaggi ben caratterizzati e interpreti capaci di rendere al meglio un’ironia dal sapore malinconico e mai volgare, riscontrabile nella commedia all’italiana di un tempo. Tirabassi e Memphis confermano di essere una coppia vincente anche al cinema, dopo l’esperienza pluriennale in Distretto di Polizia, interpretando Rufetto e Nello, due rapinatori che demoliscono la classica idea di criminalità, in quanto sono due ultimi maldestri e sventurati, che si trovano ad affrontare le difficoltà quotidiane della vita in modo sarcastico e per questo risultano simpatici e gradevoli.

Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Giorgio Tirabassi, ecco cosa ci ha raccontato.

Giorgio, il 13 giugno è uscito nei cinema “Il grande salto”, la sua opera prima come regista. Ci racconta com’è nata l’idea di questo film?

“L’idea nasce da alcuni racconti che interpretavo a teatro e che narravano le disavventure di Nello e Rufetto, a cui andava tutto male e si interrogavano sul destino. Lo spettacolo era pensato per il teatro e lo stile del racconto era surreale. Nel momento in cui ho deciso di adattarlo al cinema ho dovuto fare delle modifiche. Mentre recitavo a teatro pensavo che Ricky Memphis sarebbe stato l’attore ideale per impersonare Nello, perchè c’è una certa intesa tra noi e questo personaggio era nelle sue corde. Quindi nella scrittura del film, insieme a due sceneggiatori, ho cercato di seguire un tono realistico per raccontare dei personaggi vecchio stile, un po’ fuori dall’attualità. Nello e Rufetto infatti non sono i malavitosi di Mafia Capitale o di Ostia, sono dei disgraziati, che per ragioni di intrattenimento cinematografico sono dei rapinatori della periferia romana ma potrebbero anche essere due imprenditori che tentano un grande salto o due giovani che creano una start up. Sperare di fare il grande salto e cambiare in meglio le nostre vite in base alle proprie forze è un tema che accomuna tutti”.

E’ un film che diverte e fa riflettere, con momenti surreali, con un ottimismo che traspare anche nelle situazioni piu’ drammatiche, che rimanda alla grande commedia all’italiana di un tempo…

“Sono cresciuto con la commedia all’italiana, i miei punti di riferimento sono stati grandi registi come Monicelli, Citti, Germi, Scola, Risi che ci hanno formato e hanno formato il nostro senso dell’umorismo. Ho voluto raccontare la storia di due uomini che cercano di dare una svolta alla propria vita seguendo il mio personale gusto. Abbiamo lavorato senza avere nessuna pressione da parte della produzione, la Sunshine Production, realizzando con l’aiuto di qualche partecipazione privata un film a basso costo, sotto il milione di euro. Abbiamo poi portato il prodotto finito a varie distribuzioni che non lo hanno gradito perchè in effetti è un film difficile da etichettare e quindi rischioso da vendere. Invece per fortuna il destino ci ha dato una mano ed è intervenuta Medusa che ha creduto nel film e lo sta distribuendo in piu’ di 250 sale in tutta Italia. Sono molto felice anche perchè sembra stia piacendo al pubblico”.

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Com’è stato tornare a lavorare dopo diversi anni con Ricky Memphis, con cui ha fatto coppia in tante stagioni di “Distretto di Polizia”?

“Era una cosa che volevo fare da tanto tempo, avrei voluto Ricky con me anche a teatro ma non sono riuscito a convincerlo. E’ stato molto bello ritrovarci sul set. Dopo Distretto di Polizia non era piu’ capitato di lavorare insieme e questa è stata l’occasione giusta. Inoltre ho voluto al mio fianco grandi attori e amici come Lillo, Valerio Mastandrea e Marco Giallini, che hanno fatto delle piccole ma importanti partecipazioni”.

Come si è trovato nell’inedito ruolo di regista?

“E’ vero che è un’opera prima ma ho abbastanza ore di volo alle spalle (ride)… Il set lo conosco bene, abbiamo girato nei tempi, anzi molto spesso finivamo in anticipo, sapevo bene quello che dovevo fare, gli attori hanno lavorato in modo eccellente. L’unica difficoltà è stata entrare nel doppio ruolo di regista e attore, però al monitor avevo una segretaria di produzione e un direttore della fotografia di cui mi fido molto. E poi quando sei sul set e reciti sai se la scena è stata fatta bene oppure no. Quindi sono soddisfatto del risultato”.

Sta già pensando a un’opera seconda?

“Ci sto pensando. Mi piacerebbe molto dirigere un altro film, anche perchè è bellissimo creare una tua storia e riuscire a portarla poi al cinema”.

Come attore invece in quali progetti la vedremo prossimamente?

“Lunedì 24 giugno inizierò a girare una nuova serie in quattro puntate che andrà in onda prossimamente su Rai 2 con la regia di Ciarrapico e Vendruscolo”.

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Nella sua carriera ha interpretato tanti ruoli a teatro, al cinema e in serie tv di successo, qual è il personaggio a cui è piu’ legato?

“Sicuramente il personaggio che mi è rimasto nel cuore è Paolo Borsellino, perchè mi sono avvicinato a lui non solo come uomo di legge ma anche come padre di famiglia. Ho conosciuto e amato quella famiglia come se fosse stata la mia, provo un affetto grandissimo verso i figli di Borsellino, Manfredi, Lucia e Fiammetta, che ha questo piglio deciso che ricorda tanto suo padre”.

di Francesca Monti

 

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