Dal 12 settembre su Sky Uno la 13a edizione di X Factor. Le novità e le dichiarazioni dei giudici. Video

Giovedì 12 settembre alle 21,15 prende il via su Sky Uno la 13a edizione di X Factor.

Alla conduzione per il nono anno consecutivo ci sarà Alessandro Cattelan. Al tavolo dei giudici siederà una giuria rinnovata per i tre quarti composta da Mara Maionchi e dalle tre new entry Malika Ayane, Sfera Ebbasta e Samuel.

Dopo la fase iniziale dei casting che ha chiamato a raccolta 40.000 persone provenienti dall’Italia e dall’estero vanno in scena le Auditions al Pala Alpitour di Torino raccontate nelle prime tre puntate in onda su Sky Uno il giovedì sera e il venerdì in chiaro su Tv8 in prima serata.

Quest’anno ci sarà anche un nuovo meccanismo: i concorrenti che nelle Auditions otterranno 4 sì passeranno direttamente ai Bootcamp al Mediolanum Forum di Milano, dove i quattro giudici sceglieranno i 20 talenti che accederanno alle Home Visit che per la prima volta avverranno davanti al pubblico. I 12 concorrenti che passeranno la selezione, divisi nelle categorie Under Donne, Under Uomini, Over 25 e Gruppi, saranno protagonisti dei Live. Quattro talenti accederanno poi alla finale.

Ospiti speciali delle prime puntate saranno Achille Lauro e Anastasio, vincitore della scorsa edizione di X Factor.

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Nella conferenza stampa di presentazione ha aperto le danze Mara Maionchi, unica giudice già presente nelle passate edizioni: “X Factor mi piace molto, è il lavoro che ho fatto tutta la vita quello di scovare talenti. Sono 60 anni che faccio questo mestiere. I miei compagni sono molto bravi, Malika è precisa, se uno stona li scopre subito, lei e Samuel sono i miei maestri dal punto di vista tecnico. Sfera è molto simpatico. Nella scelta dei talenti cerco la novità e la qualità, mi sento sempre molto responsabile nei confronti dell’artista e cerco di dare consigli utili”.

Quindi ha preso la parola Sfera Ebbasta: “E’ un’esperienza nuova per me, è la prima volta in TV e mi sto divertendo molto. Con i miei tre compagni di giuria mi sto trovando molto bene. Nel metro di giudizio mi baso sulle sensazioni che trasmette la musica e cerco di capire se c’è una qualità che possa essere coltivata“.

Sfera Ebbasta ha poi risposto ad una domanda legata alla tragedia della discoteca di Corinaldo in cui si è trovato suo malgrado coinvolto e in cui hanno perso la vita una mamma e cinque ragazzi che si trovavano lì per assistere al suo concerto:

Malika Ayane ha raccontato: “Superata l’ansia iniziale è andata bene, sto imparando ad essere meno puntigliosa e a scoprire che ci sono modi diversi di fare le cose, soprattutto la TV è una novità per me. Ho cercato di mediare il giudizio personale rispetto all’identità che hai di fronte. Ho cercato di superare questo senso di responsabilità e fare bene il lavoro. Nella scelta dei talenti per me è stata importante non solo la tecnica ma anche la capacità di entrare nel pezzo anche se non lo hai scritto tu”.

Infine Samuel, leader dei Subsonica: “In questa edizione vi sono tre giudici nuovi, noi siamo abituati a stare sul palco e trovarci dall’altra parte è complicato. Quindi bisogna ricordarsi il percorso musicale fatto e la musica che hai dentro ti aiuta nel giudizio. La cosa più difficile per me è stato dire di no ad alcuni ragazzi. Nella scelta degli artisti è stato importante capire se avessero qualcosa da dire e come lo rappresentavano sul palco”. 

Veterano di X Factor il conduttore Alessandro Cattelan: “È la nona edizione che conduco, la nuova giuria è una delle novità più importanti, il cambio è servito e sono andati bene fin dall’inizio. Sono belli da vedere insieme e trasmettono tanta energia. Il mio lavoro di autore negli anni è aumentato ma ho cercato di non fare danni. X Factor tra gli altri pregi ha quello di far conoscere le persone che hai davanti e questo vale anche per Sfera”.

Lorenzo Mieli di FreemantleMedia Italia ha detto: “Sentivamo il bisogno di lavorare sul linguaggio. Volevamo cambiare la giuria perché avevamo voglia di un’aria nuova, leggera ma anche impegnata, cercando di rappresentare una scena musicale che è molto variegata. È un programma multietnico e anche migrante nel senso che ci spostiamo in diverse città”.

di Francesca Monti

 

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