La grassa, la dotta, la rossa. Rossa di sinistra, rossa di sangue della strage. Bologna, per secoli dominata e sempre ribelle, è la capitale raccontata da Edoardo Camurri in “Provincia Capitale”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 3 novembre su Rai3 alle 10.20 e lunedì 4 novembre alle 22.10 su Rai Storia. Si parte con il bolognese d’adozione Francesco Guccini, scrittore, attore e soprattutto simbolo del cantautorato italiano da quasi mezzo secolo. La musica bolognese e le “parole in musica” che raccontano la città sono anche al centro dell’intervista al critico letterario Matteo Marchesini. Con il giornalista Valerio Baroncini de “Il Resto del Carlino” si ricostruisce, invece, la storia della più grave strage italiana del dopoguerra. Il 2 agosto 1980 un orologio si blocca alle 10.25: si ferma per 23 chili di esplosivo saltati in aria in una sala d’attesa della stazione di Bologna, che provocano 85 morti e lasciano oltre 200 feriti. I neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro sono condannati all’ergastolo, ma sulle responsabilità della strage si continua a discutere. Il dibattito non si ferma anche sulla tragedia di Ustica, isola siciliana vicino alla quale, sempre nel 1980, si schianta l’aereo Itavia partito da Bologna con a bordo 81 persone. Nella città è stato aperto il museo per la memoria di Ustica: Raffaella Bruni – ingegnere del comune – ha curato il recupero e la ricostruzione del relitto, mentre l’artista francese Christian Boltanski ha firmato l’installazione artistica che lo circonda. All’arte è dedicato anche l’intervento dello storico dell’arte Flavio Caroli sulla scultura ‘Compianto sul Cristo morto’ nella chiesa di Santa Maria della Vita. Della Chiesa “con la C maiuscola” e del cardinal Giacomo Biffi, arcivescovo di Bologna per vent’anni, parla il filosofo Stefano Bonaga.
