Per la prima volta a Milano, sul piccolo palco del Teatro Gerolamo, Andrea Renzi porta l’adattamento teatrale del libro di Raffaele La Capria “La neve del Vesuvio”

Per la prima volta a Milano, per due repliche in prima milanese il 23 e 24 novembre, sul piccolo palco del Teatro Gerolamo Andrea Renzi, regista e attore di cinema, teatro, televisione, porta l’adattamento teatrale del libro di Raffaele La Capria, uno dei maggiori scrittori italiani, che ha da poco compiuto 97 anni.

Ne La Neve del Vesuvio, una raccolta di racconti autobiografici il cui protagonista è Tonino, un bambino che viene descritto dai due anni fino al primo ginnasio nella Napoli degli anni ’30, lo stile di La Capria raggiunge un vertice di nitore, semplicità e trasparenza.

“Mi interessavano quei momenti in cui, mentre la vita scorre inavvertita, avviene per caso e all’improvviso la scoperta di una verità che ci tocca nel profondo e resta poi radicata nell’animo per sempre”, l’Autore stesso così argomenta le ragioni del suo libro. Gli eventi di questo piccolo romanzo di formazione sono le scoperte conoscitive che vanno formando la coscienza di Tonino: da quando scopre di vivere nel tempo, a quando scopre di essere uno e distinto e passa dalla pura sensazione alla parola.

Una voce adulta racconta il suo sentire bambino e nel tessere il filo del passato e le figure che accompagnano la sua crescita – la madre, il padre, il professor Haberstumpfs – Tonino gradualmente si stacca dal suo mondo infantile e acquisisce la consapevolezza della perdita dell’infanzia e della sua totalità di visione.

La voce di La Capria è una musica inconfondibile, ricchissima di infinite sfumature, di umorismo, di acutezze, di sottintesi, di indolenze, di malinconie, di colori. La sfida è darle corpo, abitare quelle parole, sognarle e immaginare cosa avviene nello spazio tra una parola e l’altra, indagare i pensieri che vi sono dietro per portare dalla pagina all’oralità alcuni di questi straordinari racconti. Penso a una forma di teatro centrata, con chiarezza e semplicità, sulla pura relazione tra attore e spettatore.

“La Neve del Vesuvio, una neve fugace e meravigliosa come l’infanzia, ci spinge con leggerezza verso un essenziale contatto con la nostra parte infantile, una rara esperienza di equilibrio tra grazia e ragione, tra fantasia e verità”, dichiara Andrea Renzi.

Andrea Renzi è nato a Roma il 7 febbraio 1963. È tra i fondatori delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti. Da regista ha portato in scena testi di Majakovskij, Hrabal, Stoppard, Collodi, Montesano, Parrella, Caproni, Maugham, Pinter e Beckett. Protagonista fra teatro e cinema con registi come Mario Martone, Antonio Neiwiller, Toni Servillo, Marco Baliani, Elio De Capitani, Leo De Berardinis, Raul Ruiz, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores, Elisabetta Sgarbi, Paolo Franchi, Antonio Capuano, Ferzan Ozpetek, Paolo Sorrentino, Edoardo De Angelis. Tra i tanti titoli si ricordano a teatro Tango Glaciale, Riccardo II, Trilogia della Villeggiatura e al cinema L’Uomo in Più, Teatro di guerra e Le Fate ignoranti. Ha recentemente firmato la regia del Don Giovanni dell’Orchestra di Piazza Vittorio e del Servo di Robert Maugham e “L’amaca di domani” di Michele Serra.

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