Tortuoso e torturante, sempre iper-violento, con diversi colpi di scena.
Sesta puntata
La narrazione ha come incipit uno scorcio della cena tra Alexander Dumani e alcuni tra gli investitori più ricchi e potenti del mondo.
Ed scopre il mandante dell’attentato a Sean, quello nell’incontro degli albanesi, in cui Elliot si immola prendendosi una pallottola in piena pancia, cosa che lo renderà il cocco del primogenito dei Wallace e gli permetterà di spassarsela con Shannon. Pur biasimando l’operato di Jevan, dopo aver frantumato una scrivania di cristallo e altri suppellettili, il Dumani senior decide di non ucciderlo, ma di passare a contrattare/minacciare gli albanesi.
Billy, in piena astinenza, decide di dilettarsi preparandosi ottime torte farcite di cocaina, mentre Marian Wallace e Sean infieriscono torturando la cameriera aspirante omicida del maggiore dei figli Wallace, per cercare di scoprirne il mandante. Alexander vorrebbe parlare con Sean per avvisarlo di come siano stati gli investitori stessi a commissionare il suo tentato omicidio, nonostante il parere contrario di suo padre.
Florina, l’amante di Finn, sta ormai per partorire quando, con un montaggio alternato, l’agente Finch e il Wallace primogenito si recano alla presunta dimora della cameriera assalitrice, trovano una vera armeria (pare che la signora in questione fosse membro dell’esercito danese), conoscendo suo figlio e risparmiandogli la vita. Sean fa capire a Elliot di aver subodorato che sia un agente sotto copertura.
Nel covo di emergenza dei Wallace, intanto, le torture vanno avanti e diventano sempre più cruente, con strappo delle unghie e dei denti della malcapitata intrusa, costretta a rimanere legata sopra una catasta di vetri, mentre il secondogenito compie un’escalation nella quantità di droga assunta.
Più vulnerabile, Billy slega la sedicente cameriera e viene minacciato con un coccio di vetro, mentre Sean viene minacciato con una pistola. Interviene la madre Marian, freddando la malcapitata con un colpo alla testa, insegnando ai figli come “l’amore salva”.
Dall’ufficio, Alexander nota come siano stati rubati oltre 543 milioni di sterline dal conto di Lale, cifra di cui dovrà rendere conto.
Settima puntata
Flashback su Finn che parla con Ed Dumani e gli confessa dell’amante Floriana. Dopo un breve litigio fra i due, che sa più di rimprovero e rimpianto per i bei tempi passati, il capostipite dei Wallace promette che lascerà in amministrazione tutto il suo patrimonio ad Ed e al figlio, nonché le speculazioni immobiliari a Sean, in cambio del silenzio sulla sua amante.
Nel presente, Elliot continua ad indagare per comprendere chi sarà la prossima vittima della faida, mentre i Pakistani si preparano ad attaccare i Wallace colpendo l’alleata Lale e saccheggiando brutalmente il suo magazzino. Lale riuscirà a salvarsi dai sicari di Asif. I nigeriani, alquanto seccati della sparizione dei soldi, pensano di assalire a colpi di machete e macellare amputando le braccia ad una trentina di uomini d’affari di una banca d’investimenti direttamente controllata dalla famiglia Wallace e minacciando anche l’incolumità degli albanesi.
L’assalto sanguinario di Asif fa storcere il naso al di lui figlio Nasir che decide di rinunciare ai soldi del padre per finanziare la propria campagna elettorale. Marian Wallace assolda un intero esercito e dimostra le menzogne di Ed Dumani, che scatenano la rabbiosa reazione di Sean, il quale spara a Ed e intima a Elliott di non avvicinarsi mai più alla figlia Shannon Dumani.
di Nicolò Canziani