Il 2 marzo prende il via il Festival di Sanremo 2021, un’edizione che sarà diversa rispetto alla tradizione, senza pubblico all’interno del Teatro Ariston e con rigide regole da rispettare per permettere lo svolgimento in sicurezza della kermesse.
Dopo diversi anni in presenza quest’anno abbiamo scelto di seguire il Festival da remoto, raccontando passo dopo passo quello che accadrà nella Città dei Fiori. Certo non è la stessa cosa ma la salute viene prima di tutto. Mi mancherà non essere in loco, non respirare quell’atmosfera magica che si percepisce nell’aria non appena ogni anno si arriva a Sanremo, mi mancheranno il profumo del mare che trasmette un’incredibile energia, le giornate passate nella sala stampa del roof dell’Ariston con tanti colleghi, alcuni dei quali sono diventati col tempo degli amici, con cui condividere la colazione al mattino nel bar vicino al Palafiori, o il pranzo in qualche ristorante o una veloce cena a base di tranci di pizza, focaccia, sardenaira e farinata, facendosi largo tra la folla, accalcata davanti all’Ariston in attesa di vedere i propri cantanti preferiti e magari riuscire a fare un selfie con loro.
Mancheranno quel gioioso caos di gente che cammina lungo il corso, che aspetta davanti agli hotel l’uscita dei propri beniamini, gli artisti di strada, i sosia, i personaggi vestiti in modo bizzarro che fanno tanto folklore. Mancherà il contatto con le persone, con gli artisti per le interviste che quest’anno saranno ovviamente da remoto, la socialità e la convivialità, i concerti e gli eventi dopo la fine di ogni serata della kermesse. Sensazioni che solo chi ha vissuto almeno una volta quella settimana così particolare e attesa può capire fino in fondo. Perché Sanremo è sempre Sanremo e tutta Italia, in un modo o nell’altro, alla fine segue e commenta l’evento.
Si è tanto dibattuto se organizzare o meno questa edizione della kermesse, visto che siamo purtroppo ancora in piena pandemia e che ogni giorno ci sono centinaia di morti e migliaia di contagi. C’è chi avrebbe preferito uno spostamento o il rinvio del Festival e chi invece pensa che sia giusto fare Sanremo 2021 come segno di speranza per il mondo della musica, e non solo, fermo da un anno.
Visto che uno slittamento della kermesse non sarebbe stato possibile e che il Festival di Sanremo si terrà regolarmente dal 2 al 6 marzo, penso che sia stato giusto dare la possibilità ai cantanti, Big e Nuove Proposte, di presentare le loro canzoni e di portare qualche ora di leggerezza al pubblico, perché la musica può anche avere una funzione terapeutica e sa regalare emozioni, ma allo stesso tempo mi aspetto uno show senza troppi eccessi e nel rispetto delle vittime, delle loro famiglie, e di chi ancora sta lottando contro il virus.
di Francesca Monti