A “Sapiens” la minaccia del dissesto idrogeologico

Come mai l’Italia vanta il poco raccomandabile record delle frane in Europa? Dipende da come è fatto il territorio o dalle azioni degli italiani? I condoni edilizi c’entrano qualcosa con il dissesto del territorio? A queste domande cerca di rispondere, sabato 22 maggio alle 21.45 su Rai3, “Fuori dal fango” il terzo appuntamento con Sapiens incentrato sul pericolo connesso alle frane e alle alluvioni che accompagna la vita dei sapiens da quando sono comparsi sul pianeta. In qualunque punto della Terra si costruisca una casa, due elementi sono un’assoluta certezza: il terreno sotto i piedi e il cielo sopra la testa. Da sempre gli uomini hanno scelto i luoghi in cui far nascere e crescere le loro società consapevoli dei rischi legati alla presenza di quegli elementi naturali come colline, montagne, torrenti e fiumi che, a causa della loro continua evoluzione, possono produrre fenomeni a piccola e, a volte, anche grande scala. Ma, non contenti, i sapiens hanno tombato i fiumi costruendoci sopra case e città, dimenticando l’origine delle proprie civiltà. Quei fiumi lentamente si riprendono il territorio che è stato loro sottratto, dimostrando che chiuderli con argini e dighe è il sistema peggiore per tenerli sotto controllo. Se su uno stesso territorio esistono case e acqua, non è quest’ultima a essere nel luogo sbagliato. Mario Tozzi, partendo da eventi storici come le colate di fango che hanno sepolto Ercolano nel 79 d.C., si sposterà ad Amalfi: la prima Repubblica Marinara è infatti rimasta quasi isolata per diversi mesi a causa del crollo di un costone roccioso  e arriverà a Genova per trovare le cause che hanno flagellato più volte la città della Lanterna nell’ultimo secolo.

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