Addio a Gino Strada, il fondatore di Emergency

“Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”. Gino Strada, fondatore di Emergency, si è spento a 73 anni.

Nato a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948, dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Statale ha scelto di mettere a disposizione la sua esperienza per assistere i feriti di guerra. Dal 1989 per cinque anni ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto come Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina. Nel 1994 insieme a sua moglie Teresa Sarti e ad alcuni amici ha dato vita ad Emergency, associazione umanitaria finalizzata a portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà. Insieme alla ONG ha promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in 18 Paesi nel mondo.

Amici, il mio papà Gino Strada non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite. È quello che mi hanno insegnato lui e la mia mamma. Abbracci forti a tutte e tutti”, ha scritto sui social Cecilia Strada impegnata a prestare soccorso ai naufraghi in mezzo al mare a bordo della ResQ People.

“Chi salva una vita salva il mondo intero”, diceva Gino Strada ed è quello che ha fatto in tutta la sua vita, perché oltre ad essere un bravo chirurgo era innanzitutto un grande Uomo, e la sua scomparsa è una grave perdita per tutta l’umanità.

di Francesca Monti

Rispondi