Giovedì 19 agosto su Rai1 alle 23.50, “Cose Nostre” racconta la storia di Maria Concetta Cacciola

Giovedì 19 agosto su Rai1 alle 23.50, “Cose Nostre” ripropone la storia di Maria Concetta Cacciola, testimone di giustizia, uccisa a soli 31 anni d’età. Cetta era una ragazza che sognava per sé e per i suoi figli un’esistenza diversa da quella che i genitori volevano imporle. La donna aveva infatti avuto la sfortuna di nascere in una famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno, quella dei Cacciola, imparentata con i più potenti Bellocco, padroni del malaffare nella Piana di Gioia Tauro. Lei stessa era sposata con Salvatore Figliuzzi, condannato in via definitiva nel “Processo Bosco Selvaggio” quale soggetto affiliato al clan Bellocco.
Un giorno, l’11 maggio del 2011, Maria Concetta decide di svelare ai Carabinieri di Rosarno i segreti riguardanti i clan di Rosarno. Si apre così un tira e molla interiore, che la spinge prima ad affidarsi allo Stato, poi a ripensarci per le pressioni subite dalla madre e dal fratello, infine a rivolgersi nuovamente ai Carabinieri. Ma prima di poter essere messa in sicurezza dall’Arma, Cetta viene uccisa in un modo orribile, costretta a ingerire acido muriatico. E mentre la ‘ndrangheta, anche attraverso avvocati compiacenti, cerca di depistare le indagini in favore della tesi del suicidio di una psicopatica.

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