Katia Aere ha vinto un meraviglioso bronzo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 alla sua prima esperienza paralimpica, nella gara su strada H5 di handbike chiudendo i 66 km in 2:28:11. L’oro è andato alla statunitense Oksana Masters in 2:23:39, l’argento alla cinese Sun Bianbian in 2:26:50. E’ stata invece costretta al ritiro l’altra ciclista azzurra Ana Maria Vitelaru.
“In questo momento sembra tutto ancora un sogno, non riesco ancora a crederci. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto e aiutato ad arrivare fin qui: lo staff della nazionale, i medici, i meccanici, i tecnici e i fisioterapisti che mi ha sopportato e supportato in questi anni. E ringrazio tutta l’Italia, perché ho sentito la loro spinta sulla mia bici. E’ come se avessi fatto 66 km di crono, non avevo scie da utilizzare, ho corso praticamente sempre sola. Sapevo di dover mantenere il mio ritmo perché avevo una marcia un po’ diversa rispetto alle mie avversarie, ho tenuto duro e ho raggiunto il mio obiettivo”, ha detto a RaiSport Katia Aere, una lunga carriera nel nuoto e tra le punte di diamante di Obiettivo3: “L’età anagrafica è solo un numero scritto sulla carta d’identità, non è mai troppo tardi per nulla, bisogna sempre credere nelle proprie possibilità e coltivarle al meglio e raccogliere quello che di bello si riesce a prendere. Dedico la medaglia a papà, mamma, a mio marito, al coach, alla mia Spilimbergo (Pn) e ad Alex Zanardi, perché è anche merito suo se ho imparato ad amare questo sport. Mi sono fatta un bel regalo di compleanno, infatti ho festeggiato qui il 28 agosto i miei 50 anni”.
di Francesca Monti
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