Dal 4 al 17 novembre al Teatro Manzoni di Milano in scena “L’anima buona di Sezuan” con la regia di Monica Guerritore: “Questo spettacolo è la realizzazione completa della mia devozione al Maestro Strehler”

Dal 4 al 17 novembre al Teatro Manzoni di Milano va in scena “L’anima buona di Sezuan” di Bertold Brecht con la regia di Monica Guerritore, che è anche protagonista dello spettacolo insieme a Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno.

Una baracchetta minuscola e un fiorellino su una mensola indicano il riparo che gli Dei regalano alla buona Shen te. Attorno a lei il Barbiere arricchito, la Vedova ricattatrice, il Poliziotto responsabile dell’Ordine e della Sicurezza del Quartiere, la Proprietaria di Immobili, l’Aviatore senza aereo e sua madre: un mondo fatto di figure imperiose che si rappresentano e ci rappresentano un popolo piegato dalla necessità. Shen te, l’Anima buona, aggredita da chi ha ancora meno di lei, indossa i denti d’oro, il ghigno brutale e con movenza da androide meccanico difende quel poco che ha. Nell’Anima Buona c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti, dalla povertà e dalla sofferenza, a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questa parabola drammatica lo sdoppiamento del buono e del cattivo ci riguarda. L’uomo è portato al bene. Il male è contro natura. E’ faticoso. Dirà la buona Shen Te dopo aver assunto le sembianze del cugino cattivo “com’è difficile essere cattivi”. Dei non c’è ne sono più, serve uno Stato regolato da leggi giuste e se manca, la salvezza è nella vicinanza con gli Altri: la solidarietà tra esseri umani.

Porto a Milano grazie al Teatro Manzoni “L’anima buona di Sezuan” nel centenario della nascita di Giorgio Strehler. L’idea di mettere in scena quest’opera nella versione scenica del 1981 del Maestro è nata nel 2019, quando ho iniziato a farmi domande riguardo la nostra società e il fatto che fossimo diventati cattivi. Io venni anche minacciata di morte dagli haters. A tutto questo Shen Te risponde con una grande tenerezza. Sono molto emozionata perché quando avevo 15 anni Strehler mi ha fatto esordire ne Il Giardino dei Ciliegi, mi sono messa nelle sue mani e quindi tornare a Milano con un suo spettacolo è una favola, è forse uno dei più belli che ho visto a teatro, è la realizzazione completa della mia devozione al Maestro, la cui voce, al termine della rappresentazione, ci dirà il valore dell’amore“, ha esordito in conferenza stampa Monica Guerritore.

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credit foto Manuela Giusto

L’attrice e regista ha poi raccontato come ha lavorato nella creazione dello spettacolo: “Ho avuto  la possibilità di assistere alle prove de “L’anima buona di Sezuan” di Strehler e mi sono segnata i vari aspetti importanti, dalla scenografia alle luci. La mia versione sarà di due ore e mezza, quindi ridotta rispetto a quella del Maestro che era di quattro ore, anche perché oggi è impossibile far durare uno spettacolo oltre tre ore, lo diceva lo stesso Brecht. Il testo è quello di Strehler, ci sono i personaggi che come nella commedia dell’Arte si muovono nel contesto della storia e cambiano continuamente idea e atteggiamento. Inoltre interpretano più ruoli, la bontà e la cattiveria. E’ uno spettacolo faticoso ma molto liberatorio perché rivela l’essere umano e la sua complessità. La cosa più bella è stata avere accanto Andrea Jonasson, attrice e moglie di Strehler, che ha seguito le prove a Spoleto e che si è commossa perché nello spettacolo ha ritrovato il Maestro”.

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credit foto Manuela Giusto

BIGLIETTI:

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di Francesca Monti

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