Alle 18,35 su Rai 2 andrà in onda lo speciale “Pablito per sempre”, dedicato a Paolo Rossi che ha fatto impazzire di gioia milioni di italiani al Mundial spagnolo del 1982, riunendo un popolo che era stato lacerato dagli anni di piombo. Rai Sport è andata a casa sua per raccontare l’uomo, prima che il calciatore, a un anno dalla sua prematura scomparsa avvenuta il 10 dicembre 2020 a 64 anni.
Una leggenda del calcio, che con i suoi gol, i suoi scatti e le sue giocate ha fatto sognare l’Italia, un campione immenso fuori e dentro il campo, un uomo umile, generoso e sempre disponibile.
Nato il 23 settembre 1956 a Prato, Paolo Rossi ha iniziato a giocare nel Santa Lucia, militando poi nell’Ambrosiana e nella Cattolica Virtus, finché gli osservatori della Juventus lo hanno notato e acquistato, girandolo prima in prestito nel 1975 al Como, poi in comproprietà al Vicenza dove è esploso il suo grande talento. Il numero 9 ha vinto la classifica cannonieri della stagione 1977-78 con 24 gol e ha portato il Lanerossi ad un passo dalla conquista di uno storico scudetto. L’estate successiva il presidente del Vicenza Giussy Farina alle buste si è aggiudicato l’attaccante per oltre due miliardi di lire. Nel 1978 Rossi viene lanciato in Nazionale da Bearzot ai Mondiali di Argentina 1978. Sembra l’inizio di una favola ma gli ostacoli sono dietro l’angolo. Dopo essere passato al Perugia, infatti, Pablito viene squalificato per due anni dalla giustizia sportiva nell’ambito di uno scandalo scommesse, mentre viene assolto dalla giustizia ordinaria. Per due stagioni è costretto a rimanere lontano dal terreno di gioco ma Giampiero Boniperti continua a credere in lui e lo riporta alla Juventus mentre il ct Bearzot lo convoca in Nazionale per il Mondiale di Spagna 1982.
Dopo una prima fase a tinte fosche, Pablito è tornato a risplendere nella seconda partita della seconda fase, il 5 luglio 1982, al Sarrià di Barcellona, segnando un’indimenticabile tripletta contro il Brasile. Quindi ha firmato la doppietta contro la Polonia in semifinale e la prima rete alla Germania Ovest nella finale di Madrid al Bernabeu al termine della quale l’Italia ha vinto 3-1 laureandosi campione del mondo. Paolo Rossi ha conquistato anche il titolo di capocannoniere del torneo iridato con sei reti e nello stesso anno è stato premiato con il Pallone d’oro, secondo italiano dopo Gianni Rivera ad ottenere l’ambito riconoscimento. Con la Juventus ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Coppa dei Campioni, prima di passare al Milan e poi al Verona dove ha chiuso la carriera.
Una volta appesi gli scarpini al chiodo Pablito ha fatto il commentatore tv per Sky, Mediaset e Rai, ha pubblicato tre libri (“Ho fatto piangere il Brasile. Un’autobiografia, Storie e miti, testi e interviste a cura di Antonio Finco”, “1982. Il mio mitico mondiale, in Universale economica”, con Federica Cappelletti, “Quanto dura un attimo. La mia autobiografia, in Vivavoce” con Federica Cappelletti”) e ha preso parte a Ballando con le Stelle nel 2011.