Giovedì 13 gennaio arriva su Rai1 l’attesa seconda stagione di “Doc – Nelle tue mani”. Le dichiarazioni del cast

Giovedì 13 gennaio arriva su Rai1 in prima serata alle 21.25 l’attesissima seconda stagione di “Doc – Nelle tue mani”, fiction prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, tratta da una storia vera, raccontata in “Meno dodici” di Pierdante Piccioni e Pierangelo Sapegno, con le nuove vicissitudini del dottor Andrea Fanti, primario del reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano, al quale un colpo di pistola ha cancellato dodici anni di memoria. All’inizio della nuova stagione, che si compone di otto serate, lo ritroviamo in procinto di affrontare la peggior pandemia degli ultimi cento anni, con Milano come epicentro mondiale. Lui e i suoi colleghi, come tutti i medici italiani, affronteranno l’emergenza Covid, ma senza indugiare sulla fase critica dell’emergenza sanitaria. L’obiettivo sarà, piuttosto, il ritorno alla normalità dopo la fine della pandemia.

Prodotto da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, con la regia di Beniamino Catena e Giacomo Martelli, “Doc – Nelle tue mani” vede protagonisti Luca Argentero, Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Sara Lazzaro, Simona Tabasco, Alberto Malanchino, Beatrice Grannò, Silvia Mazzieri, Elisa Di Eusanio, Gianmarco Saurino, Giovanni Scifoni, Pia Lanciotti e le new entries Alice Arcuri, Marco Rossetti, Gaetano Bruno, Giusy Buscemi, Massimo Rigo, Lorenzo Frediani.

Doc e il suo reparto, dopo essere stati in prima linea nella guerra contro il Covid, ricominceranno a prendersi cura con tutta l’empatia di cui sono capaci, dei pazienti che si affidano a loro in cerca di una diagnosi e di una guarigione. Ognuno dei protagonisti dovrà cominciare una nuova vita. E nella grande avventura del ritorno alla normalità, la posta in gioco non sarà più soltanto il futuro di Doc, ma il futuro dell’intero reparto, minacciato nella sua stessa esistenza. Dopo l’arresto di Marco Sardoni, infatti, il nuovo primario vuole trasformare il reparto di medicina interna in un presidio di vigilanza contro le future pandemie. Doc coglie le preoccupazioni del nuovo primario, ma cerca di mostrargli come la medicina che persegue, rischia di essere disumanizzante, mentre anche se con la paura del contagio, la relazione fra un medico e il suo paziente, resta cruciale. 

Per difendere il suo team e il suo metodo di lavoro, incentrato sulla medicina narrativa e sul rapporto empatico con i pazienti il dottor Andrea Fanti, capisce che l’unica possibilità è quella di affrontare un difficile percorso di test medici e psicologici che gli permettano di recuperare il suo vero ruolo. E tornare a essere primario. Ma per questo, oltre a dover recuperare i progressi fatti dalla medicina negli ultimi dodici anni, deve scendere a patti con la sua prefrontalità, la condizione frutto del suo incidente, che lo porta a dire tutto quello che gli passa per la testa, senza filtri: un lusso che non potrebbe più permettersi. Ma non basta: Andrea Fanti deve fare i conti anche, con il senso di colpa per qualcosa successo nel momento peggiore dell’emergenza e che tutti si sforzano di tenere nascosto, come un segreto inconfessabile e terribile. Doc, nella sua seconda stagione, è il primo “medical” italiano a raccontare, con realismo e speranza, la nuova vita che ci aspetta dopo la pandemia.

“E’ un medical che funziona molto, c’è il gruppo, la qualità e il carisma del leader che ha la capacità di tenere insieme il team e poi arriva la variabile impazzita che è la pandemia che ci riporta all’attualità. E’ la prima serie che parla di questo dramma da cui non siamo ancora usciti, ma viene lanciato anche un messaggio di speranza attraverso il pensiero di Andrea Fanti, cioè è un’emergenza che va gestita con la giusta dose di allarmismo e sicurezza, ma anche di ottimismo facendo gruppo per uscire da questa situazione. Quello che mi piace particolarmente è il clima che si respira tra le persone”, ha dichiarato la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, nel corso della conferenza stampa in diretta dagli studi di Formello della Lux Vide, in cui sono stati girati gli interni della serie.

“Quando abbiamo iniziato a girare “Doc-Nelle tue mani” il medical non aveva più grande successo in Italia, sicuramente ci ha aiutato la storia di Piccioni che incarna riscatto ed empatia. Questo gruppo è un insieme di persone che fa bene il proprio lavoro, sono i medici che vorremmo avere, i registi, i tecnici sono molto professionali, ed è questo il segreto della serie che ha avuto un successo incredibile in tutto il mondo. E’ un’Italia che noi stessi italiani facciamo fatica a riconoscere. La pandemia sarà di sottofondo in questa seconda stagione”, ha detto il produttore Luca Bernabei.

“Molte nostre serie sono state acquistate all’estero ma Doc è stata una sorta di rivoluzione perchè addirittura prima che andasse in onda è stata venduta in oltre 100 Paesi, dal Brasile al Messico, a Nigeria, Australia, Canada, Venezuela, con l’acquisto anche del format da parte di Sony per rifarlo in inglese”, ha aggiunto Matilde Bernabei.

“In quanto sceneggiatori la cosa che ci stava a cuore era raccontare ed affrontare con il nostro reparto di medicina interna milanese quello che era stato il dramma del covid, se la prima stagione è stata una biografia di Andrea Fanti questa è totalmente diversa, perchè racconta la storia di un intero Paese, quello che è stato un evento epocale, cercando di storicizzarlo e indicando un modo per uscirne attraverso i personaggi. Un elemento nato come un problema, cioè raccontare una serie medical sul covid è diventata un’opportunità e da lì è stato generato il fil rouge delle storie che hanno permesso di raccontare il paese e le  nostre vite”, hanno spiegato gli sceneggiatori Francesco Arlanch e Viola Rispoli.

“Il reparto è stato ricostruito in modo meticoloso, è stato bello ma anche provante girare per 130 giorni, soprattutto le tre settimane d’estate in teatro, tutti mascherati”, hanno detto i registi.

Luca Argentero torna ad indossare i panni del dottor Andrea Fanti: “C’è grande entusiasmo e voglia di fare ancora meglio. Sono orgoglioso del lavoro realizzato quest’anno, abbiamo affrontato queste storie con grinta, grazie ai registi che si sono messi al servizio di una storia e di un format. Abbiamo la fortuna di ricevere grandi storie come quelle scritte dagli sceneggiatori Francesco Arlanch e Viola Rispoli e il nostro compito è non rovinarle. Siamo riusciti a creare una bella squadra, un posto dove al mattino è piacevole venire a lavorare. Interpretare un personaggio come Fanti è un privilegio, c’è un affetto sconfinato verso di lui, mi ha insegnato anche molto, quello che mi piace di più è il suo essere prefrontale, non è capace di trattenere le parole che gli vengono in mente. Personalmente cerco di prendermi cura degli altri con la mia associazione digitale 1caffè.org che prende spunto dalla tradizione napoletana del caffè sospeso”.

Sara Lazzaro è Agnese, l’ex moglie di Fanti: “C’è un’evoluzione del personaggio, fin dal primo episodio la nuova stagione sarà ricca di novità. C’è un fil rouge che lega i vari protagonisti ed è il fatto che ognuno di noi ha vissuto il covid e questo in qualche modo ci ha trasformato, come è accaduto nella realtà”.

Pierpaolo Spollon interpreta Riccardo Bonvegna: “È bello interpretazione questi personaggi. Il mio ha avuto un’evoluzione in questa seconda stagione ma in generale tutti sono cresciuti dopo quanto accaduto con la pandemia”.

Matilde Gioli veste i panni di Giulia: “Nella seconda stagione ha un’evoluzione, si taglia anche i capelli, come se volesse guardare un futuro diverso rispetto a quello che aveva previsto. La lasciamo che non sa bene se rimanere o andare via e dovrà affrontare insieme al gruppo dei medici del reparto di medicina interna l’avvento della pandemia. Siccome nasceva come braccio destro di Doc quando era primario, dopo il suo incidente nonostante non ricordi il passato recente si rende conto di quanto sia importante per lui e per il reparto e sarà in prima linea ad affrontare una serie di vicissitudini. E’ una donna lucida, seria, puntuale, io sono l’opposto e il personaggio sta insegnandomi tante cose e mi sta aiutando a crescere. Girare le scene in un reparto covid mi ha fatto capire quanto sia stata fortunata e privilegiata a non ammalarmi in tutto questo delirio che è accaduto nella vita reale. Abbiamo avuto delle testimonianze di persone che ci hanno raccontato cosa accadeva nei reparti durante la pandemia e ci siamo resi conto delle condizioni difficilissime in cui hanno lavorato medici e infermieri. E’ stata un’occasione per riflettere su quanto sia seria la situazione e speriamo che possa fare riflettere anche gli spettatori”.

Giovanni Scifoni è Enrico: “Nella scorsa stagione il mio personaggio ha fallito perchè voleva far tornare la memoria ad Andrea ma non c’è riuscito. Mi ha insegnato a gestire i fallimenti. Nella nuova stagione continua il rapporto simbiotico tra Enrico e Andrea e si scoprirà la sua vicenda personale”.

Gianmarco Saurino è Lorenzo: “Il mio personaggio avrà un’evoluzione importante e già la prima puntata racconterà molto di quello che succederà”.

Beatrice Grannò è Carolina, figlia di Fanti: “E’ una ragazza impulsiva, controversa, decisa, ed è molto difficile farle cambiare idea. Ha questo padre molto presente che fa di tutto per riconquistarla ma lei vuole andare per la sua strada. Sono felice di tornare nella seconda stagione, è stata un’esperienza bellissima”.

Quindi la parola è passata alle new entries, a cominciare da Alice Arcuri: “Interpreto Cecilia, una virologa, cacciatrice di virus e agenti patogeni. E’ una donna forte, indipendente ed emancipata, ma che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, a differenza di Fanti. Sono entrata in punta di piedi in questa serie e sono stata accolta da tutti con grande umanità”.

Marco Rossetti è l’infettivologo Damiano: “Scottato dalla sanità pubblica si trasferisce a Milano dallo Spallanzani di Roma e pensa di trattare i pazienti come se fossero dei numeri ma ben presto capisce che la cosa più importante è saper ascoltare gli altri per empatizzare con loro“.

Giusy Buscemi dà il volto a Lucia Ferrari: “E’ una psicologa specializzata in disturbi post traumatici, che darà il suo contributo ai medici nel superare il post Covid e che riceverà un grande aiuto come donna ed essere umano“.

Elisa Di Eusanio è Teresa: “Mi hanno fatto un regalo quest’anno, nella prima stagione sono entrata in punta di piedi e ora mi hanno consentito di approfondire il percorso del mio personaggio e anche un modo maturo di lavorare e di fare ancora più squadra con i miei colleghi, sentendomi parte integrante del gruppo”. Luca Bernabei ha svelato che il personaggio di Teresa avrà una travolgente passione.

Alberto Malanchino è Gabriel: “Uscirà maggiormente il lato umano di Gabriel e ci saranno dei cambiamenti nella storia con Elisa”.

Simona Tabasco è Elisa: “Posso dire che si impegnerà molto nel proprio lavoro e che nasceranno dei rapporti su internet anche durante il Covid”.

Questa la sinossi dei primi due episodi:

Una vita nuova

Febbraio 2020. Doc è determinato a tenere insieme la sua squadra che sta andando in pezzi: Giulia si trasferirà a Genova, Lorenzo forse lascerà la medicina, Gabriel è in partenza per l’Etiopia e anche Elisa non sembra più interessata al reparto. Persino Carolina, che sta per laurearsi, non vuole saperne di Medicina Interna, con grande dispiacere del padre. Il quale nel frattempo sembra non voler rinunciare ad Agnese. Ma un nuovo virus dalla Cina arriva a sconvolgere i piani di tutti.

La guerra è finita

Tempo dopo, a pandemia finita, le vite di tutti sono stravolte. Mentre Doc sembra intenzionato a lasciare tutto, rifiutando di occuparsi del difficile caso dell’infermiere Giacomo (Giacomo Poretti), in ospedale arriva un nuovo internista, Damiano Cesconi, e una nuova infettivologa, Cecilia Tedeschi, ma soprattutto un nuovo primario, che sembra pronto a smantellare il reparto dall’interno. Intanto, inizia un’inchiesta sulla responsabilità dei problemi in ospedale durante i mesi dell’emergenza, con Agnese nell’occhio del ciclone. E anche se Doc e i suoi nascondono un segreto su quanto successo nei primi mesi della pandemia, per proteggere il reparto dal nuovo primario e Agnese dall’inchiesta Doc è chiamato a prendere una scelta inaspettata e coraggiosa.

Luca Argentero presenta il cast in conferenza stampa:

di Francesca Monti

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