L’UNHCR aumenta la risposta alle catastrofiche inondazioni in Pakistan

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, sta mobilitando risorse e personale per aumentare la sua capacità di assistenza in Pakistan, a sostegno delle comunità locali e dei rifugiati nelle zone devastate dalle catastrofiche inondazioni.

L’entità della devastazione che ha colpito gli abitanti è inimmaginabile, secondo quanto riferito dal nostro personale nel paese. Molte persone vivono all’addiaccio, in attesa di aiuto, mentre le autorità locali e le organizzazioni umanitarie cercano di raggiungere tutte le persone coinvolte. Altri si affollano nei campi di raccolta o vengono ospitati.

Sono circa 33 milioni le persone colpite dalle piogge monsoniche torrenziali che sono andate avanti per settimane, allagando vaste regioni e uccidendo più di 1.100 persone, ferendone quasi 1.600 e lasciandosi dietro una devastazione mai vista da decenni a questa parte.

Lavorando insieme alle autorità pakistane per la gestione dei disastri, l’UNHCR sta consegnando rapidamente tende, coperte, teli di plastica, secchi e altri oggetti di uso comune nelle province di Khyber Pakhtunkwa e Balochistan, gravemente colpite, dove sono state distribuite 10.000 tende e altri aiuti. Le operazioni di aiuto sono in corso anche nelle zone alluvionate della provincia meridionale di Sindh. L’UNHCR ha in programma di assistere circa 50.000 famiglie nelle zone più colpite, con oltre un milione di generi di prima necessità.

Sono quasi 300.000 le case completamente distrutte e 650.000 quelle danneggiate dalle piogge e dalle alluvioni. I mezzi di sussistenza sono stati decimati, con i raccolti distrutti (due milioni di acri danneggiati) e la morte di circa 735.000 capi di bestiame. Le piogge monsoniche e lo scioglimento dei ghiacciai hanno anche danneggiato le infrastrutture delle comunicazioni e le reti stradali.

Le persone colpite hanno raccontato al personale dell’UNHCR le loro esperienze traumatiche, quando l’acqua e la pioggia hanno trascinato via nel giro di pochi minuti tutto ciò che possedevano. Chi ha potuto è fuggito sulle alture per salvarsi, senza poter portare via nulla.

Riparo, acqua potabile e cibo sono le cose di cui c’è più bisogno dopo le alluvioni.

Nell’ambito dello sforzo umanitario dell’ONU, l’UNHCR ha preso parte in alcune rapide valutazioni delle necessità, effettuate dal governo con il sostegno dell’ONU. Stiamo mobilitando il personale femminile locale per assicurare il sostegno a donne e bambini colpiti dalle inondazioni.

Il Pakistan e la sua popolazione ospitano milioni di rifugiati afghani da oltre quattro decenni: al momento gli afghani registrati nel paese sono 1.300.000. L’assistenza dell’UNHCR è un segno di solidarietà con il paese e la sua gente. Più di 420.000 rifugiati afghani vivono fianco a fianco con le generose comunità che li ospitano nelle zone più colpite del Pakistan, comprese le province di Sindh, Balochistan e Khyber Pakhtunkwa.

Oltre a impiegare le nostre riserve esistenti, destinate in origine alle operazioni rivolte ai rifugiati afghani e alle comunità ospiti, stiamo anche mobilitando ulteriori aiuti dai depositi regionali di Termez, in Uzbekistan, e stiamo valutando altre opzioni. Gli aiuti vengono consegnati per la distribuzione coordinata alle autorità pakistane per la gestione dei disastri.

Anche se la risposta all’appello di martedì scorso per la raccolta di fondi è stata molto incoraggiante, bisogna fare ancora tanto per aiutare il Pakistan a superare questa catastrofe.

(cs)

foto © UNHCR/Humera Karim

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