Si chiude con i due appuntamenti in onda martedì 20 e giovedì 22 settembre in prima serata su Rai 2, “Nudi per la vita”, l’inedito docu-reality condotto da Mara Maionchi

Martedì 20 settembre e giovedì 22 settembre l’atto finale di ‘NUDI PER LA VITA’, l’inedito docu-reality in quattro episodi su Rai2, in prima serata: le prime puntate, andate in onda il 12 e il 13 settembre, hanno ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico e sentiment positivo sui social.

Corinne Cléry, Elisabetta Gregoraci, Valeria Graci, Alessandra Mussolini, Brenda Lodigiani, Maddalena Corvaglia sono 6 donne uniche e sono 6 donne decisamente coraggiose per aver accettato l’invito di Mara Maionchi a esibirsi sul palco di un celebre teatro di Milano, il Franco Parenti, in una coreografia ispirata al grande teatro di rivista, una sorta di stile “Moulin Rouge” con spogliarello. La motivazione è forte perché il loro gesto provocatorio serve a porre l’attenzione sulla prevenzione per il tumore al seno.  

Ma se l’obiettivo finale è stato ben chiaro a tutte fin dal principio, ilpercorso per arrivarci è stato più complesso del previsto. Durante le lunghe sessioni di prove guidate dal direttore artistico Marcello Sacchetta, si sono scontrate con la difficoltà di imparare una coreografia da eseguire in modo coordinato, togliendosi gli abiti uno alla volta.

Hanno dovuto lavorare sull’interpretazione tirando fuori il loro lato più sensuale e anche un po’ di sfrontatezza. Si sono raccontate, sostenute, divertite, a volte abbattute, ma una cosa le ha sempre aiutate a non mollare mai: la forza del gruppo.

NUDI PER VITA è una produzione RAI Radiotelevisione italiana, prodotta da Blu Yazmine. Un programma di: Andrea Marchi e di Alessandra Guerra, Cristina Limon, Roberto Petrucci, Laura Piazzi, Chiara Iacobelli, Michele Pilloni. Scenografia, Paola Spreafico. Capo progetto Rai: Valeria Destefanis. Produttore esecutivo Blu Yazmine, Stefania Marini. A cura di Simona di Franco. Direttore di Produzione, Matteo D’Arcangelo. Regia, Riccardo Valotti. Regia spettacolo finale, Cristiano D’Alisera.

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