Alta Badia: Sulla Gran Risa si parla ancora norvegese, Lucas Braathen rimonta e vince

È Lucas Braathen il padrone del primo dei due giganti in Alta Badia. Nessuno ha saputo leggere le insidie della Gran Risa come il ventiduenne norvegese di origini brasiliane, capace di risalire dalla terza posizione della prima manche sino al vertice (2’36”35), per battere di appena 2 centesimi il connazionale Henrik Kristoffersen (che trionfò qui dodici mesi fa, il 19 dicembre 2021) e di 10 l’incredibile Marco Odermatt. Dopo un’opaca prima manche (nono), il leader della classifica di Coppa del Mondo ha rimontato fino alla terza posizione, confermandosi sul podio, lui che vinse il secondo gigante dello scorso anno (20 dicembre 2021). Seconda manche da dimenticare per lo sloveno Zan Kranjec, in testa dopo la prima e poi soltanto quinto. Una giornata fredda scaldata dal calore del pubblico ritornato ad assiepare la Gran Risa e a incitare i propri beniamini.

Per Braathen si tratta della quarta vittoria in carriera, la seconda in gigante dopo quella di Sölden (18 ottobre 2020) e seconda anche in stagione, visto che aveva concluso in maniera vittoriosa il weekend della Val d’Isère, imponendosi domenica scorsa in slalom. «È incredibile, non pensavo di fare back-to-back con la Val d’Isère e di arrivare primo anche qui. È bellissimo vincere su una pista così difficile e davvero non riesco a rendermi conto di aver trionfato in una classica come questa, è una giornata indimenticabile per me – ha dichiarato lo sciatore classe 2000 nato a Oslo -. La nostra squadra norvegese sta andando benissimo ed è sempre bello dividere i grandi risultati con i compagni, per cui questo doppio podio vale molto di più di una vittoria in solitaria. Sono orgogliosissimo anche del mio compagno di stanza (Kristoffersen; ndr) perché diceva di non sentirsi troppo in forma e, invece, eccolo al mio fianco. Domani sarà un’altra battaglia». I primi tre classificati hanno ricevuto gli splendidi trofei realizzati dall’artista Daniele Basso, autore della scultura GIGANT, installata alla partenza della pista Gran Risa per i 30 anni della manifestazione.

Nulla da fare per gli azzurri, con i soli Filippo Della Vite (17°) e Luca De Aliprandini (18°) capaci di inserirsi nella top 30. L’ultimo podio italiano su queste nevi è il 2° posto di Luca De Aliprandini nel secondo gigante del 2021. Per ritrovare, invece, un azzurro sul gradino più alto, bisogna risalire al 2011, quando trionfò per la terza volta Max Blardone, che ha fatto da POV (point of view) aprendo le danze in entrambe le manches sulla pista incastonata nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO: «È stata un’emozione pazzesca tornare sulla mia amata Gran Risa. Nella prima manche ho cercato di non esagerare, divertendomi e godendomela. Così ho preso un po’ di feeling e la seconda l’ho tirata, al punto che gli allenatori in pista mi hanno detto che sono ancora in forma. Volevo testarmi a 43 anni, ed è uscito un bel risultato, spero di aver divertito gli spettatori e invito tutti a sciare qui. Il comprensorio è aperto al 100%, gli impianti perfettamente funzionanti, per cui l’atmosfera è magica. Si respira un clima invernale che da due anni a questa parte mancava un po’, so che c’è stata già una grande risposta turistica sin da inizio dicembre, per cui sarà una grande stagione».

Lunedì si replica sulla Gran Risa, con la prima manche che scatterà alle ore 10, mentre la seconda è in programma alle 13.30. La gara verrà trasmessa in tv in tutto il mondo (15 emittenti internazionali garantiranno la copertura globale del gigante dell’Alta Badia) e in Italia sarà visibile in diretta su Rai2 ed Eurosport 1. Inoltre, domattina, gli impianti di risalita dell’altipiano dell’Alta Badia, aprono i battenti già alle ore 07.15 per dare la possibilità agli appassionati sciatori di vedere sorgere il sole a 2000m e di sciare su piste perfettamente preparate nella notte dai numerosi gatti delle nevi in attività nel comprensorio. In abbinata, sussiste la possibilità di assaporare una ricca colazione, a base di prodotti genuini e salutari, presso i rifugi Club Moritzino, Ütia I Tablá, Ütia de Bioch, Ütia Piz Arlara e Ütia Las Vegas.

credit foto Pentaphoto

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