“BLACK OUT – VITE SOSPESE” – Video intervista con Rike Schmid: “E’ stato un grande dono per me interpretare Claudia”

“E’ una donna energica, forte, diligente ma anche sensibile ed empatica ed aiutare gli altri è il centro della sua vita”. Rike Schmid è tra i protagonisti della serie “Black Out – Vite Sospese”, il mistery-drama intenso ed emozionante diretto da Riccardo Donna, coprodotto da Rai Fiction ed Èliseo Entertainment, con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission, in onda su Rai 1 da lunedì 23 gennaio.

La talentuosa attrice tedesca, che aveva già lavorato in un altro progetto per la tv italiana, “Maltese – Il romanzo del Commissario”, interpreta Claudia, primario di pronto soccorso che, dopo aver assistito a Napoli ad un omicidio, ha deciso di testimoniare ed è stata perciò inserita insieme alla figlia Anita nel programma di protezione testimoni, che le costringe a nascondersi in Val Vanoi, in Trentino. E’ una donna dal carattere forte e dai saldi principi morali, e dopo la valanga prende immediatamente in mano la situazione dei feriti, occupandosi in particolare di Elena, figlia di Giovanni, l’uomo che poco prima ha ricevuto l’ordine categorico di ucciderla. Con il blackout cambia tutto: vittima e carnefice si avvicinano scatenando la gelosia di Marco, ex-marito della donna e padre di Anita.

Qui la nostra video intervista con Rike Schmid:

Rike, nella serie “Black Out” interpreta Claudia, primario di pronto soccorso, inserita insieme alla figlia in un programma di protezione dopo aver assistito a Napoli ad un omicidio. Cosa ha più apprezzato del suo personaggio?

“E’ un medico d’urgenza di origine tedesca che vive in Italia da molto tempo, è una donna energica, forte, diligente ma anche sensibile ed empatica ed aiutare gli altri è il centro della sua vita, che è stata stravolta quando è entrata a far parte del programma di protezione dei testimoni di mafia, perdendo tutto, anche la sua identità. Il tratto che rende il personaggio interessante è il suo lato fragile. Claudia ha vissuto un grande trauma, ha assistito a un omicidio, ora vive in solitudine con sua figlia Adele in un piccolo paese isolato, nella Valle del Vanoi, dove la storia di “Black Out – Vite sospese” ha inizio, e cerca di vivere ancora normalmente ma dentro di sé racchiude un grande dolore, da cui prova a scappare diventando però dipendente dai tranquillanti. E’ una donna molto complessa ed è stato un grande dono per me percorrere questa strada con Claudia”.

Il blackout segna una sorta di sliding door nella vita di Claudia, perché tra lei e Giovanni, che ha ricevuto l’ordine di ucciderla, nasce un sentimento che li avvicina…

“Giovanni e Claudia provano una forte attrazione, forse anche perchè tra loro c’è un segreto oscuro, le loro anime sono simili ma non possono parlarsi davvero. Infatti Giovanni non può mostrare il suo vero volto al mio personaggio e questo genera una relazione molto delicata. E’ stato un grande piacere trovare l’essenza del loro rapporto insieme ad Alessandro Preziosi”.

Come si è trovata sul set di “Black Out”?

“E’ stata un’esperienza bellissima, ma anche un progetto molto ambizioso perchè abbiamo girato a 3000 metri, e dovete immaginare la difficoltà legata al portare tutta la troupe ogni giorno in cima alla montagna. E’ stata una sorta di estrema gita scolastica e abbiamo lavorato come una grande squadra”.

di Francesca Monti

credit foto Bellucci

Grazie a Paola Papi – Èliseo entertainment

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