Grande ascolto per “Binario 21”: 4 milioni 655 mila spettatori hanno seguito l’evento esclusivo con la Senatrice Liliana Segre

In occasione della Giornata della Memoria, la Senatrice a vita Liliana Segre, accompagnata da Fabio Fazio, ha condotto gli spettatori in un viaggio al Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano, per un evento televisivo esclusivo, “Binario 21”, in diretta venerdì 27 gennaio alle 20.35 su Rai 1.

Sono stati 4 milioni 655 mila gli spettatori che hanno seguito la trasmissione, con il 22,5% di share.

“La grande attenzione riservata dai telespettatori alla serata di ‘Binario 21’ è un risultato che premia l’impegno del servizio pubblico nel dovere di ricordare la Shoah e le vittime delle deportazioni. Quella di ieri è stata una pagina di grande tv e di tangibile passione civile. Il ringraziamento dell’Azienda e mio personale alla senatrice Liliana Segre che ha ripercorso dalla stazione di Milano tappe infinitamente dolorose della sua vita. Ringrazio Fabio Fazio che la ha accompagnata con rispetto in questo racconto capace di far percepire al pubblico la crudeltà inflitta agli italiani ebrei e agli altri deportati. Grazie a Rai Cultura, alla Direttrice Silvia Calandrelli e a tutti coloro che hanno reso possibile una trasmissione che ci ha offerto un’occasione di  alto valore di riflessione e conoscenza su una storia da non dimenticare mai”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes.

Da quel luogo nascosto, il Binario 21, il 30 gennaio del 1944 partì il treno che condusse la tredicenne Liliana Segre al campo di sterminino di Auschwitz, insieme ad altre 604 persone, fra cui suo padre Alberto, da dove fecero ritorno in 22. Ed è da quel sotterraneo che la Senatrice a vita, accompagnata da Fabio Fazio, ha riaperto il cassetto della memoria e ripercorso in diretta la storia di quella terribile giornata del ’44, per una testimonianza emozionante e personale.
Dal Binario 21, Liliana Segre ha raccontato i momenti concitati che precedettero la sua deportazione, ricordando i luoghi simbolo della sua esperienza, dalla pietra d’inciampo dedicata al padre Alberto, morto nel campo di sterminio, e posta davanti a casa Segre, alla scuola elementare di via Ruffini a Milano che Liliana frequentava e dalla quale nell’ottobre del 1938 fu espulsa a causa delle leggi razziali, fino al carcere di San Vittore, penultima tappa di quel viaggio all’inferno, e dalla quale quel 30 gennaio del 1944 venne prelevata per essere condotta a forza su un vagone merci in quel sotterraneo oscuro, nascosto nelle viscere della Stazione Centrale di Milano, a pochi metri dal via vai quotidiano inconsapevole dei viaggiatori.

“Binario 21” ha visto la partecipazione di Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino che hanno letto alcuni passi da “Se questo è un uomo” di Primo Levi e la poesia “L’odio” di  Wisława Anna Szymborska, mentre il Coro del Teatro alla Scala ha intonato il Va, Pensiero ai binari della Stazione Centrale di Milano.

Rispondi