I Cugini di Campagna parteciperanno per la prima volta nella loro carriera al Festival di Sanremo con “Lettera 22”, brano scritto per loro da La Rappresentante di Lista, con la produzione esecutiva di Pasquale Mammaro e quella artistica di Fabio Gargiulo.
La band, con l’energia che la contraddistingue, porterà sul palco dell’Ariston una canzone d’amore, che parla di trovare il modo giusto per raccontarsi con sincerità, per chiedere scusa, per superare un dolore.
Nella serata del venerdì, quella delle cover, i Cugini di Campagna duetteranno con Paolo Vallesi in un medley di “Anima mia” che nel 2023 festeggia 50 anni e di “La forza della vita”.
Quale stilista li vestirà? Saranno le idee di Ivano Michetti a prendere forma con la stessa ispirazione della prima volta, quando bambino teneva incantato gli occhi fissi sulla volta della Cappella Sistina e in quei colori meravigliosi di Michelangelo, ha immaginato di disegnare i loro abiti.
I Cugini di Campagna sono stati i precursori dei Maneskin, anticipandone cinquant’anni prima l’originalità e la voglia di fare musica con uno stile assolutamente personale, senza paura e si augurano di poter duettare con il gruppo romano che sta avendo un grande successo in tutto il mondo.
credit foto Gianni Brucculeri
Per la prima volta sarete in gara al Festival di Sanremo. Quali sono le vostre sensazioni?
“Calcare un palco come quello dell’Ariston per noi è una grande emozione. Nel lontano 1998, successivamente alla trasmissione “Anima Mia” condotta da Fabio Fazio e Claudio Baglioni, avevamo provato a partecipare con il brano “La nostra terra”, tratto da una poesia del Santo Padre Giovanni Paolo II, ma non fu presa. Ora è arrivata questa opportunità ed è un’esperienza bella e importante, che mancava nella nostra carriera. Come si dice: meglio tardi che mai”.
In gara portate “Lettera 22” scritta da La Rappresentante di Lista. Com’è nata questa collaborazione?
“L’idea è stata di Amadeus che ha voluto accoppiare i Cugini di Campagna, un gruppo storico degli anni Settanta, con questo duo giovane e talentuoso, La Rappresentante di Lista. E’ la dimostrazione di come la musica possa costituire un dialogo con il passato ma con lo sguardo al futuro. In questo brano non cantiamo con il solito falsetto ma con la voce piena, non è il solito lento ma una canzone che spiazzerà e sarà più competitiva con i Big di oggi, mantenendo sempre lo stile dei Cugini di Campagna, con le zeppe e le pailettes che ci contraddistinguono”.
“Lettera 22” parla di come trovare il modo giusto per raccontarsi con sincerità, per chiedere scusa, per superare un dolore…
“Vengono raccontate le varie situazioni della vita. La Lettera 22 non esiste nell’alfabeto, un po’ come le parole adeguate da usare in certi momenti, ed è anche il nome di una macchina da scrivere, una Olivetti degli anni Cinquanta. E’ comunque un brano d’amore ed è l’idea che hanno avuto Dario e Veronica”.
Cosa vi è piaciuto maggiormente di questa canzone quando l’avete ascoltata per la prima volta?
“Ci sono piaciute molto le sonorità moderne e il fatto di provare a cantarla con voce piena, naturale”.
Questa edizione del Festival di Sanremo è la numero 73, così come nel 1973 è uscita “Anima mia” che festeggia 50 anni…
“E’ un traguardo importante e la ricorderemo anche nella serata delle cover in cui la canteremo in un medley con La forza della vita, in duetto con Paolo Vallesi. Tra l’altro Silvano e Ivano Michetti compiono 76 anni l’11 febbraio quindi sarà un Festival all’insegna della festa. Sono coincidenze particolari e siamo sicuri che porteranno fortuna”.
credit foto Gianni Brucculeri
“Lettera 22” andrà a far parte di un disco?
“Sì, sarà composto da otto tracce, con dei classici del nostro repertorio tra cui Meravigliosamente, Innamorata, Un’altra donna, ci sarà “Lettera 22″ e un altro singolo nello stile dei Cugini di Campagna”.
Per l’estate invece ci sono in programma dei live?
“Faremo sicuramente dei concerti in Italia e poi ci stiamo muovendo anche a livello internazionale, con date in Spagna e Australia. E ci aspettiamo impegni televisivi e ospitate. Pasquale Mammaro, il nostro produttore esecutivo, ci gestisce anche per questi passaggi importanti. Siamo disponibili e pronti a questa nuova avventura”.
Siete i precursori dei Maneskin. Vi piacerebbe realizzare un duetto con loro?
“Essendo i Maneskin ospiti a Sanremo 2023 magari potrebbe nascere una collaborazione su un brano. Perchè no? Potrebbe essere una grande idea. Lo scorso anno abbiamo fatto anche una cover di “Zitti e buoni””.
Cosa ne pensate del cast di questa edizione del Festival di Sanremo?
“E’ molto azzeccato, nel cast ci sono artisti che hanno fatto la storia della musica italiana, anche tra gli ospiti come i Pooh, Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, ma anche giovani talenti. Dopo la pandemia c’è una grande voglia di riassaporare la musica, quindi è un Festival atteso e forse sarà ancora più seguito”.
Quali sono le vostre aspettative in vista di Sanremo 2023?
“Vorremmo arrivare ad un pubblico trasversale attraverso “Lettera 22″, un brano che parla d’amore in tutte le sue sfaccettature, con il quale uniamo la tradizione e la modernità”.
di Francesca Monti
credit foto Gianni Brucculeri
Grazie a Mauro Caldera