Esce su Amazon Prime Video “Ikos! Denuncia contro il bullismo”, prodotta da Andrea Natale

Esce su Amazon Prime Video, Ikos! Denuncia contro il bullismo prodotta dal romano Andrea Natale.

Anni 90. Un paese di duemila anime del sud Italia, una famiglia come tante, quella del Professor Sciarra e quattro figli: tre femmine e un maschio, quest’ultimo il piccolo di casa, Giuseppe Sciarra. Giuseppe è un bambino dolce, delicato, sensibile. Fuori contesto in una realtà dove prevale la violenza e la delinquenza, proprio per questo motivo verrà bersagliato dai suoi coetanei e bullizzato con l’accusa di essere gay.

Su Amazon Prime Video è uscito il documentario sul bullismo,  Ikos di Giuseppe Sciarra prodotto dal romano Andrea Natale. Fa parte della seconda stagione di “The Ticket Show”. Natale con la sua casa di produzione Cinetika ha sin da subito sposato la causa di Sciarra e la sua lotta contro il bullismo, avendolo lui stesso subito per un certo periodo in età adolescenziale. Per lui come per Sciarra era molto importante raccontare la storia del regista pugliese nel modo più schietto possibile, in modo da colpire con la sua storia quante più persone possibili.

Ikos, Episodio 3, The Ticket Show, Prime Video

Ikos è un documentario di quindici minuti che cerca di raccontare la drammatica vicenda di un bambino di soli otto anni, la cui colpa agli occhi dei suoi coetanei è quella di sembrare omosessuale. Il regista Giuseppe Sciarra racconta la sua vicenda attraverso il corpo e la voce del bravo Edoardo Purgatori.

“Ho deciso di realizzare questo documentario per un senso di rispetto della mia persona e perché i miei coetanei hanno commesso nei miei confronti dei reati su cui non voglio fare finta di nulla e di cui loro non hanno mai preso coscienza, perché la violenza e la crudeltà era la loro normalità”, dichiara Giuseppe Sciarra.

“Con Ikos abbiamo voluto parlare di un problema serio come quello del bullismo di cui sono vittime molti adolescenti. Nonostante rispetto al passato si parli di più di questo problema, adesso con l’avvento dei cellulari e dei social il bullismo è diventato forse anche peggiore di prima perché un video fatto a fini goliardici, ad esempio, circola più rapidamente in rete e può distruggerti la vita”, afferma Andrea Natale.

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