“Earthbound. ovvero le storie delle Camille” con Marta Cuscunà, dal 27 al 30 aprile al Teatro Strehler

Dal 27 al 30 aprile, Marta Cuscunà, artista associata del Piccolo, torna al Teatro Strehler con uno spettacolo di fantascienza, per attrice e creature animatroniche, ispirato al pensiero eco-femminista di Donna Haraway.

Dopo la personale della scorsa stagione, che ha visto succedersi al Teatro Grassi È bello vivere liberi!, La semplicità ingannata e Il canto della caduta, Marta Cuscunà torna al Piccolo Teatro con un lavoro ispirato a Le storie delle Camille della filosofa eco-femminista Donna Haraway. Uno spettacolo di fantascienza che esplora un futuro prossimo nel quale la specie umana unisce le forze ad altre specie per salvare il nostro pianeta e prendersene di nuovo (e meglio) cura. Gli Earthbound, infatti, sono umani a cui sono stati impiantati geni di creature in via d’estinzione con il duplice scopo di conservarne la specie e superare la frattura tra Uomo e Natura che ha caratterizzato l’Antropocene.

«Per raggiungere una reale giustizia climatica – spiega Marta Cuscunà – gli Earthbound mirano a ridurre la presenza umana sulla Terra. “Fate legàmi, non bambini” è il principio etico di una nuova politica di controllo delle nascite basata sui legami di cura invece che sui legami di sangue. Per gli Earthbound, la riproduzione è una scelta collettiva, rara e preziosa, di cui l’intera comunità è responsabile. Per questo, a ogni nuova vita vengono assegnati almeno tre genitori».

In scena, gli Earthbound prendono vita grazie alle creature animatroniche progettate da Paola Villani e ispirate alle opere dell’artista Patricia Piccinini, in un monologo per attrice e pupazzi che trasforma in teatro il pensiero eco-femminista contemporaneo.

AUDIODESCRIZIONE POETICA E TOUCH TOUR

La recita di Earthbound di domenica 30 aprile sarà arricchita da un’audiodescrizione poetica, un progetto per rendere accessibile gli spettacoli dal vivo a un pubblico cieco e ipovedente attraverso audiodescrizioni live in dialogo con l’artista, curato da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello dell’associazione Al Di Qua Artists – Alternative Disability Quality Artists.

Ogni persona cieca e ipovedente sarà dotata di una ricetrasmittente per l’ascolto (la classica audioguida museale) consegnatale all’ingresso del teatro e connessa all’audioguida madre che possiede l’interprete dell’audiodescrizione. Lo spettatore avrà una mono cuffia in modo da avere l’altro orecchio libero di percepire i suoni provenienti dal palco.

Prima della recita, gli spettatori ciechi e ipovedenti saranno accompagnati sul palcoscenico per un touch tour che permetterà loro di toccare gli oggetti che saranno raccontati durante l’audiodescrizione.

Per informazioni e prenotazioni promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it – 02 72 333 216

foto ©Daniele Borghello

Rispondi