DAVID DI DONATELLO 2024: il premio per il miglior film a “Io capitano” di Matteo Garrone che porta a casa sette statuette, sei riconoscimenti per “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Tutti i vincitori

La 69ᵃ edizione dei Premi David di Donatello, condotta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, con Fabrizio Biggio dal red carpet, in onda venerdì 3 maggio in diretta in prima serata su Rai 1 dalle 20.35 dagli iconici studi di Cinecittà, è stata aperta da un omaggio a Federico Fellini e a Sandra Milo, e dall’esibizione di Mahmood sulle note di “Tuta Gold”.

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali.
Due i David alla Carriera di questa edizione: a Milena Vukotic, attrice di grande eleganza per autori come Federico Fellini, Mario Monicelli, Luis Buñuel ed Ettore Scola, e al premio Oscar® Giorgio Moroder, compositore e produttore discografico, una delle grandi eccellenze italiane nel mondo, autore di colonne sonore indimenticabili come quelle di Fuga di Mezzanotte e Flashdance.

GMr94_-XwAAYckxGMr1sCYWgAAFjhL

“Quando mi hanno comunicato che avrei ricevuto questo prestigioso premio ho pensato a cosa avrei potuto dire per esprimere questa grandissima emozione e mi è venuta spontanea la gratitudine nei confronti dell’Accademia del cinema ma anche della vita che qualche volta ci fa dei doni eccezionali. Vorrei dedicare questo dono a mia madre e a mio padre che da quando sono piccola hanno sempre fatto vivere il mio sogno, di potermi esprimere con la parola e con la danza. Volevo dedicare questo David ad Alfredo Baldi che è mio marito ed è anche uno storico del cinema per cui tutti i giorni condividiamo il grande amore per il cinema. Non posso fare a meno di rivolgere il mio pensiero a Federico Fellini che in questo Studio 5 ha reso immortale il cinema italiano”, ha detto Milena Vukotic.

Il David Speciale 2024 è andato a Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, autore, conduttore televisivo e radiofonico, che ha raccontato per oltre quarant’anni il mondo dello spettacolo in Italia, che ha dedicato il premio a sua moglie e a sua figlia.

GMrjCK9XcAAYgr3

Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet si è aggiudicato il David come Miglior Film Internazionale, mentre quello per il miglior cortometraggio è andato a The Meatseller di Margherita Giusti.

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il film vincitore del David dello Spettatore: “Gli spettatori siamo no. Grazie ai cinque milioni che hanno compiuto il gesto eroico di uscire di casa, pagare il parcheggio e fidarsi di quello che abbiamo fatto”, ha esordito Paola Cortellesi che è poi salita nuovamente sul palco per ritirare il David come miglior attrice protagonista, il David dei giovani e quello per il miglior esordio alla regia: “Sono onorata di aver fatto parte di questa cinquina di candidati, avete fatto dei film bellissimi. Ringrazio la produzione e tutte le persone che mi hanno dato fiducia. Io ho esordito tardi ma auspico che i giovani abbiano la possibilità di raccontare nuove storie e creare nuovi stimoli. Lo dedico a mia figlia Laura”. Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi hanno vinto anche il riconoscimento per la miglior sceneggiatura originale.

Il premio alla miglior attrice non protagonista è andato a Emanuela Fanelli per “C’è ancora domani”: “E’ già un onore partecipare, non pensavo di vincere un altro David. Il grazie più grande va a Paola Cortellesi che ha voluto che interpretassi Marisa. Dedico il premio a tutta la mia famiglia, in particolare a mamma e papà che in questo momento sono in lacrime sul divano”.

Il David al miglior attore non protagonista è stato assegnato a Elio Germano per “Palazzina Laf”: “Volevo condividere questo premio con Michele Riondino. Questo film è stato un po’ una lotta in quanto parla di lavoro, un tema un po’ dimenticato dal cinema e che invece interessa al pubblico”.

A Michele Riondino sempre per “Palazzina Laf” è andato il premio come miglior attore protagonista consegnato da Eleonora Giorgi, accolta dalla standing ovation della platea, al ritorno in pubblico dopo l’intervento al pancreas: “Sono molto contento, siamo cresciuti con l’idea che non ci fosse altro destino a Taranto se non l’acciaieria, il cinema dà lavoro e ricchezza, nel nostro piccolo possiamo anche fare a meno della fabbrica se si sviluppano altre prospettive”.

“Rapito” di Marco Bellocchio ha portato a casa i David per la miglior scenografia, il miglior costume, la miglior sceneggiatura non originale, il trucco e l’acconciatura.

GMr88BfX0AAHzjX

“Io capitano” di Matteo Garrone ha vinto i premi come miglior film, per la miglior regia, la fotografia, il montaggio, gli effetti visivi, per il suono e per il miglior produttore: “E’ un film che nasce dall’idea di ascoltare storie di chi solitamente non viene ascoltato. Quindi è stato fondamentale realizzarlo con chi ha vissuto quell’esperienza, quell’odissea contemporanea e sul set ho avuto il privilegio di lavorare con comparse che sono stati migranti e mi hanno aiutato a ricostruire quel viaggio. Mi sono sentito spesso non solo regista ma anche spettatore”.

Diodato con La mia terra per “Palazzina Laf” ha vinto il premio per la miglior canzone, consegnato da Giorgia: “Lo dedico alla mia famiglia e alla mia terra che soffre ma continua a mostrare bellezza, a tutti i tarantini, quelli che hanno lottano e non ci sono più ma sono sempre al nostro fianco e quelli che pensano sia possibile un futuro diverso”.

Il premio al miglior compositore è andato ai Subsonica per il film “Adagio”, mentre quello al Miglior documentario a “Laggiù qualcuno mi ama” di Mario Martone.

Nel corso della serata si è esibito anche Irama che ha cantato “Ovunque sarai” dedicata a tutti gli artisti e a tutti gli operatori del mondo cinematografico scomparsi nel corso dell’ultimo anno.

di Francesca Monti

credit foto twitter Premi David di Donatello

Rispondi