credit foto Luisa Carcavale
Consapevolezza di sé, energia trascinante, entusiasmo, serenità, in una parola rinascita, è quello che traspare ascoltando “Il secondo cuore” (Warner Music Italy), il nuovo album di inediti di Paola Turci, prodotto da Luca Chiaravalli, contenente 11 tracce che mescolano chitarre, elettronica e spruzzi di folk, nate dalla collaborazione con autori come Giulia Ananìa, Marta Venturini, Fabio Ilacqua, Niccolò Agliardi, Enzo Avitabile e Fink.
Undici tappe di un viaggio musicale che regala una girandola di suggestioni, poesia e immagini diverse, un arcobaleno dai mille colori, partendo da “Fatti bella per te”, il brano sanremese, antipasto del nuovo progetto, il cui video ha superato 7 milioni e 600 mila views, diventato un inno per tutte le donne ad amarsi e accettarsi per quelle che si è, a farsi belle per se stesse.
Simbolo della rinascita personale di Paola Turci è il cuore, quello che ricomincia a battere come se fosse “La prima volta al mondo”, quel secondo cuore rappresentato dalla musica, il posto in cui ritrovarsi, la casa ideale in cui tornare, come racconta il secondo singolo estratto, “La vita che ho deciso” (il video ha superato 1 milione e 390 mila views), in cui “sfrecciano ricordi tra grovigli di emozioni”, sfogliando le foto che ripercorrono oltre trenta anni di carriera, partendo dallo scatto di una ragazza che su una spiaggia di Porto Ercole con la sua chitarra sognava di fare della musica il centro della sua vita. Una ragazza che crescendo è riuscita a trasformare questo sogno in realtà e che ora, dopo aver superato paure e ostacoli, è tornata a “ridere di quel che non rideva più” come canta in “Combinazioni”, scritta con Niccolò Agliardi e a riscoprire la bellezza delle cose semplici con “Tenerti la mano è la mia rivoluzione”, perchè spesso la felicità è a portata di mano, è una piccola cosa come diceva Trilussa, e non ce ne accorgiamo.
Ci sono poi le ballad emozionanti come “Ci siamo fatti tanti sogni” e “Nel mio secondo cuore” scritta da Enzo Avitabile, brano che ha ispirato il titolo del disco, e la malinconica “La fine dell’estate”, ma anche “Sublime” scritta insieme a Fink, dalle atmosfere black e dal sound internazionale, e la splendida cover di “Un’emozione da poco” di Anna Oxa, presentata al Festival di Sanremo 2017. E poi c’è il gioiellino finale, “Ma dimme te”, con il featuring dell’attore Marco Giallini, in cui Paola canta per la prima volta in romanesco, tirando fuori nuove sfumature dalla sua voce, con una passione e un trasporto che arrivano dall’anima e ricordano nell’intensità la grande Gabriella Ferri e le indimenticabili interpretazioni cinematografiche dell’immensa Anna Magnani a cui è dedicato il brano.
Un disco che brilla di una nuova luce, ricco di bella musica, piacevolissimo da ascoltare ovunque vi troviate, in auto, a casa, in vacanza.
F.M.