Questa sera su Canale 5 appuntamento con Laura Pausini e con uno dei live che ha tenuto a San Siro nel 2016 nell’ambito di “Simili Tour”. Nove anni dopo l’indimenticabile concerto del 2007, sotto la pioggia, in cui è stata la prima artista donna a esibirsi a San Siro, Laura Pausini è tornata nel tempio del calcio e della musica milanese per un doppio appuntamento, infrangendo un altro record: è infatti la prima cantante ad aver fatto un tour negli stadi d’Italia. Oltre 100.000 persone nel corso delle due serate, hanno gremito gli spalti di San Siro per assistere ai live, veri e propri uragani di suoni, luci, colori e musica, in cui Laura ha cantato i brani inediti dell’ultimo disco “Simili” e le sue grandi hit.
Noi eravamo presenti a San Siro nel 2016 e vi raccontiamo qui sotto le emozioni vissute in quella indimenticabile serata, in attesa di riviverle stasera su Canale 5.
Laura Pausini incanta San Siro con un concerto strepitoso
Nove anni dopo l’indimenticabile concerto del 2007, sotto la pioggia, in cui è stata la prima artista donna a esibirsi a San Siro, Laura Pausini è tornata nel tempio del calcio e della musica milanese per un doppio appuntamento, il 4 e 5 giugno, infrangendo un altro record: è infatti la prima cantante a fare un tour negli stadi d’Italia. Oltre 100.000 persone nel corso delle due serate, hanno gremito gli spalti di San Siro per assistere ai live, veri e propri uragani di suoni, luci, colori e musica. Donne, uomini, bambini, persone di ogni età, provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Spagna, dal Brasile, dagli USA, dall’Australia, accomunati dalla voglia di sentirsi “simili”, cantando all’unisono i brani più celebri e quelli inediti della Regina del pop, che da 23 anni con la sua voce meravigliosa e i suoi testi intensi e carichi di sentimenti, fa da colonna sonora alle nostre vite. Si accendono le luci, parte la musica, lo show ha inizio. Sul palco, che ha la forma di un grande abbraccio rivolto ai fan che l’hanno sempre supportata ed ispirato a un disegno della stessa artista, arriva Laura Pausini e canta “Simili”, secondo singolo, estratto dall’omonimo disco multiplatino, scritto con Niccolò Agliardi. Vessilli bianchi con il simbolo del quadrifoglio, concept di “Simili” e ballerini con una t-shirt bianca vanno a sottolineare l’intenso messaggio d’apertura, a sfondo sociale, contro l’intolleranza di ogni genere, perché tutti siamo soldati dell’amore.
Laura Pausini dedica il concerto alle donne che sono vittime della violenza, tematica purtroppo molto attuale.
Lo show prosegue con “Resta in ascolto”, poi tutto lo stadio si scatena sulle note del nuovo singolo “Innamorata”, l’adrenalina sale alle stelle, insieme alle voci di migliaia e migliaia di persone che saltano e ballano sugli spalti. Quindi è la volta dei primi due medley, “Non ho mai smesso”, “Il nostro amore quotidiano”, la meravigliosa “Se non te”, e “Nella porta accanto”, “Bellissimo così”, “Ascolta il tuo cuore”. Poi l’omaggio sentito alla nonna con “Invece no”, e un altro medley con “La geografia del mio cammino”, “Chiedilo al cielo”, “Una storia che vale”.

Il concerto prosegue con un momento veramente emozionante, sulle note di “Sono solo nuvole”, il brano che Giuliano Sangiorgi ha scritto per Laura, che canta dondolandosi su un’altalena sospesa, mentre scorrono le immagini di Magritte, per passare poi a “Come se non fosse stato mai amore”, intonato a squarciagola dal pubblico. Dopo un altro medley (It’s Not Goodbye, 200 note, Se ami sai), la cantante di Solarolo interpreta “Primavera in anticipo” e “Ho creduto a me” e omaggia i fan brasiliani presenti intonando a cappella “Tristeza”.

Laura, perfetta padrona di casa, dialoga con il pubblico, si diverte, passa agevolmente da brani del passato a canzoni dell’ultimo disco, raccontando in musica la sua straordinaria carriera. Si arriva così a un nuovo splendido medley con “Il tuo nome in maiuscolo”, “Nel modo più sincero che c’è”, “Casomai”, “Un fatto ovvio”, “Colpevole”, “La prospettiva di me”, “Emergenza d’amore”. E’ il momento di un’altra fase del live particolarmente intima ed emozionante. Laura si siede al piano e dedica alla figlia Paola “Celeste” e poi canta accompagnata alla chitarra dal compagno Paolo Carta “È a lei che devo l’amore”, mentre sugli schermi scorrono le immagini della loro bellissima bambina. Quindi si passa al medley dedicato alla musica con “Con la musica alla radio”, “Benvenuto”, “Io canto”, “Per la musica”.

E ancora “Vivimi”, “E ritorno da te”, e i classici “Incancellabile”, “Le cose che vivi”, “Il mondo che vorrei”, “Strani amori” e “La solitudine”, brano con cui nel 1993 vinse il Festival di Sanremo.
“Limpido”, con Laura Pausini che suona una chitarra a forma di quadrifoglio tra geyser di fumo, “Surrender” e “Io c’ero”, chiudono il live. Poi a sorpresa entra in scena una consolle, un dj e i ballerini si scatenano nella versione remix di “Io c’ero”, trasformando San Siro in una discoteca sotto le stelle.
Il pubblico richiama la cantante che rientra sul palco per il bis, sulle note di “Lato destro del cuore” eseguita indossando un abito luminoso. La cantante saluta il pubblico con la reprise di “Simili” e di “Innamorata” tra una pioggia di coriandoli verdi e bianchi.
Oltre due ore di concerto senza interruzioni, con 6 coristi, 11 musicisti e 30 performer che riempiono le pause cantando brani di Tina Turner e Beyoncé.
Uno show moderno, entusiasmante, dal sapore internazionale che conferma ancora una volta la grandezza di Laura Pausini, artista con la A maiuscola.
Dopo una serata stupenda, si torna a casa felici, perché questo è il potere della musica, azzerare le distanze e unire cuori e anime sotto le stesse note. E’ la meraviglia di essere “Simili”.
di Francesca Monti
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