Carole King, quel grande talento dietro alla finestra

di Carlo Zannetti

Carole Klein, ha un bel viso pulito, specchio di un’ animo gentile. Una donna di altri tempi. E’ come fosse un moderno ritratto della bella ed affascinante attrice francese Jeanne Samary, una delle donne che nel 1877 ispirò il grande maestro Renoir. Sono  immagini ed espressioni rare. Sono occhi che non nascondono nulla perché nulla hanno da nascondere. Sguardi che riflettono solo una preziosa  purezza e una sincera onestà intellettuale.

Quel timore, quell’esitazione, quella timidezza che mi hanno da sempre fatto follemente  innamorare.

Klein divenne King. Il cognome cambiò per le solite leggi dello spettacolo che suggeriscono ad un artista di avere un nome che si possa facilmente ricordare.

Carole King é una famosissima cantautrice che molti di voi conosceranno già e molti di voi scopriranno di conoscere dopo aver letto questo racconto.

Nacque a Brooklyn (New York) nel 1942 e poco più che dodicenne iniziò a studiare il pianoforte. Nella scuola che frequentava, dopo alcuni anni, incontrò Paul Simon, il grande Paul Simon, quello del duo “Simon & Garfunkel”.

Successivamente incontrò anche colui che sarebbe diventato suo marito, ovvero, il paroliere Gerry Goffin . Fu così che nacque una coppia vincente,  un paio di compositori di grandi canzoni di successo. Brani che furono cantati o reinterpretati nel tempo da svariati artisti importantissimi come i Beatles, Queen, Animals, Billy Joel, Rod Stewart, Tina Turner, Aretha Franklin e James Taylor.

Nel 1968, Carole si separò dal marito, interrompendo di fatto anche il celebre sodalizio artistico.

Ma la musica non ti molla mai e di fatto nel 1971, seguendo i consigli dell’amico James Taylor, continuò la sua nuova attività di cantautrice proponendo al mondo il secondo album intitolato “Tapestry” che seguì “Writer” pubblicato l’anno prima. Fu un vero trionfo, uno dei più grandi successi della storia della musica contemporanea internazionale degli anni ’70.

Le performance canore dell’artista statunitense non risultano essere di altissimo livello tecnico ma colpiscono  dritte al cuore come del resto le parole dei testi.

La raccolta contiene canzoni meravigliose come “You’ve got a friend” reinterpretata anche da James Taylor che ne fece uno dei suoi più importanti cavalli di battaglia e “You make me feel like – A Natural Woman” brano che fu omaggiato dall’eccelsa Aretha Franklin in una delle sue straordinarie esibizioni. L’album vendette circa 20 milioni di copie nel mondo.

Le parole dei testi sono stupende: “Quando sei giù, pieno di problemi e hai bisogno di aiuto,

e niente, niente, va nel modo giusto, chiudi gli occhi e pensami . Subito io sarò lì, per illuminare anche le tue notti più buie. Semplicemente urla il mio nome, e sai che ovunque sarò, verrò di corsa per rivederti ancora. Inverno, primavera, estate o autunno, tutto ciò che devi fare è chiamare. Io arriverò, sì, tu hai un amico. Se il cielo sopra di te dovesse diventare scuro e pieno di nuvole

e se quel vecchio vento del nord iniziasse a soffiare, mantieni salda la tua testa ed urla forte il mio nome, io subito busserò alla tua porta. Semplicemente urla il mio nome, e sai che ovunque sarò

verrò di corsa per rivederti ancora. Inverno, primavera, estate o autunno, tutto ciò che devi fare è chiamare ed io arriverò. Non è bello per te sapere che hai un amico? La gente a volte è così fredda

ti feriranno e ti inaridiranno, cercheranno di prendere la tua anima, se tu lo permetterai. Tu non lasciarglielo fare, semplicemente urla il mio nome “. (You’ve got a friend – 1971).

Nel corso della sua vita si rincorsero successi ed insuccessi, storie d’amore e dolorose separazioni ed anche un terribile lutto quando nel 1978 il musicista Rick Evers, suo terzo marito, morì giovane probabilmente per un’overdose di droga.

Una bellissima canzone é anche “It’s too late” sempre compresa nell’album “Tapestry” che risulta essere una sorta di cronaca di un un’amore finito. “Tapestry” in italiano significa “Arazzo”, un magnifico titolo.  Una copertina semplice come lei : Carole con una bellissima chioma riccia dietro ad una finestra e vicina al suo gatto. La finestra é chiusa, forse per chiudere fuori il mondo.  Le sue canzoni ci regalano il suo di mondo che forse non é proprio tondo perché diviso tra il peso delle crudeltà legate alla conclusione di una storia sentimentale ed il sollievo che può donare la vera amicizia. Il suo gatto é bellissimo . Quell’album é un capolavoro.

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