Addio a Gastone Moschin, grande attore di teatro, cinema e televisione

Si è spento a 88 anni a Terni Gastone Moschin, grande attore di teatro, cinema e televisione e indimenticabile architetto Rambaldo Melandri nel film “Amici miei”.

Moschin era nato l’8 giugno del 1929 a San Giovanni Lupatoto in provincia di Verona e aveva iniziato a recitare a teatro negli anni Cinquanta con la compagnia dello Stabile di Genova, con quella del Piccolo di Milano e con quella dello Stabile di Torino. Il debutto cinematografico avvenne nel 1955 in La rivale di Anton Giulio Majano, l’esordio nella commedia all’italiana quattro anni dopo con L’audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy. Nel 1962 interpretò il ruolo che lanciò la sua carriera, quello del fascista Carmine Passante in Gli anni ruggenti diretto da Luigi Zampa. Successivamente prese parte a molti film di successo, da La rimpatriata di Damiano Damiani (1963) a La visita di Antonio Pietrangeli (1965) a Sette uomini d’oro, Le stagioni del nostro amore, Signore&signori, che gli valse un Nastro d’argento come migliore attore non protagonista, Italian Secret Service, Sissignore, Dove vai tutta nuda?, Lo specialista di Sergio Corbucci,  Il conformista di Bernardo Bertolucci e accetta di lavorare in un primo esperimento di “fantasy all’italiana”, L’inafferrabile invincibile mister invisibile, di Antonio Margheriti, Roma bene di Carlo Lizzani e Milano calibro 9 diretto da Fernando Di Leo.

Nel 1975 arriva al cinema Amici miei, in cui Moschin interpretò l’architetto Rambaldo Melandri, insieme a Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Duilio Del Prete, seguito dal sequel e dal terzo capitolo del film, grazie al quale conquistò il secondo Nastro d’argento.

Moschin prese parte anche a diverse serie tv di successo, da Macaronì, ispirato al romanzo autobiografico di François Cavanna, a Don Matteo e Sei forte maestro, le ultime interpretazioni del popolare e amato attore.

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