ANGELIQUE CAVALLARI PROTAGONISTA DEL FILM “SEGUIMI” APRE LA 1a EDIZIONE DELL’UMBRIALAND FESTIVAL DI TERNI

L’attrice italo-francese Angelique Cavallari sarà lunedì 11 dicembre alla prima edizione dell’Umbrialand Festival di Terni (a cura di Roberto Vallerignani). Il film “Seguimi” (“In My Steps”) di Claudio Sestieri, di cui è protagonista, aprirà infatti la manifestazione e verrà presentato in concorso nella sezione Indie Film Fest. L’appuntamento è per le ore 18.15, presso la Sala dell’Orologio di CAOS Centro Arti Opificio Siri di Terni. Oltre ad Angelique saranno presenti il regista e il critico Adriano Aprà per il progetto FuoriNorma (di cui fa parte sia “Seguimi” che “Mancanza-Purgatorio” di Stefano Odoardi, che vede protagonista sempre l’attrice).

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Da modella del pittore interpretato da Kim Rossi Stuart nel film “Anni Felici” di Daniele Luchetti a musa dello J.J. Rousseau in “Fantasticherie di un passeggiatore solitario” di Paolo Gaudio, da sorella ottocentesca di Edgar Allan Poe in “The Novel” di Paolo Licata all’intenso, poetico e impalpabile Angelo rilkiano nonché sorta di Ulisse femminile della trilogia “Mancanza” di Stefano Odoardi.
Angelique Cavallari ha sempre dimostrato di essere un’attrice poliedrica, intensa e coraggiosa.

In “Seguimi” si mette nuovamente in gioco, vestendo i panni di Marta Strinati, ex campionessa olimpica che termina per sempre la sua carriera dopo un grave incidente in piscina. Marta ha perso prima la madre attrice e ora il padre pittore, si trova a confrontarsi con la durezza di una sorella anafettiva e un ambiente indifferente. Farà così fronte ad una fragilità che ha sempre cercato di nascondere, proteggendosi a suo modo dal mondo. La giovane donna vivrà in una immensa solitudine, a stretto contatto solo con i ricordi e il dolore.

In questo assoluto equilibrio psicologico precario, la ricerca di amore diventerà inconsciamente patologica. Finché nella sua vita farà la comparsa una modella di posa giapponese in cui troverà un po’ di conforto, tenerezza e una effimera gioia, intensa, sensuale, qualcosa di simile all’amore, ma che in verità è inquietante e distorto.
Marta sviluppa una patologia post traumatica e una dissociazione dalla realtà oppure c’è un mistero insoluto?

Angelique si è data totalmente al personaggio, trasformandosi: cambiando il suo hair-look, ritrovandosi con i capelli biondi e cortissimi, ma anche irrobustendo il suo corpo esile. E c’è poi un percorso psicologico molto toccante e profondo.

«È come un grido sott’acqua la richiesta d’aiuto, silenziosa, di Marta» – dice Angelique – «Questo è un personaggio da prendere tra le braccia e stringere forte».

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