Nella pastorale vocazionale non partiamo da zero

Aprendo i lavori del Congresso, S.E. Mons. Oscar Cantoni, vescovo responsabile della sezione “vocazioni” della Commissione “Giovani” del CCEE, ha ricordato gli scopi dell’incontro di Tirana “il tutto è finalizzato ad aiutare gli educatori del popolo di Dio, e quindi tutti gli operatori pastorali, nel suggerire le vie più opportune perché tutta la pastorale ordinaria della Chiesa possa sottolineare la dimensione vocazionale e per offrire criteri utili per accompagnare soprattutto i giovani, tutti i giovani, nel discernimento della propria vocazione personale“. Siamo consapevoli – ha aggiunto Cantoni – “che occorre una pastorale nuova e creativa perché i giovani affrontino il tema dell’orientamento vocazionale e giungano a risposte generose, nella certezza che il Signore provvede anche oggi, dentro il nostro mondo secolarizzato, degli operai per la sua Chiesa e non cessa di chiamare ancora al ministero ordinato e alla vita consacrata“.

“Nella pastorale vocazionale non partiamo da zero“ – ha ricordato il vescovo di Como – “abbiamo abbondanti indicazioni magistrali, frutto di una ricca esperienza condivisa, maturata sul campo, nei vari paesi d’Europa, alla luce anche di un testo significativo, di cui celebriamo il ventesimo anniversario: è il documento In Verbo tuo”.

Ma proprio per il clima di secolarismo che registriamo oggi un po’ ovunque, “sperimentiamo un clima culturale completamente rinnovato nel corso di questo ventennio”.  Per Cantoni, “La mentalità e la sensibilità giovanile sono completamente nuove, così che necessitano prassi e strategie vocazionali differenti e innovativi“.

Infine, il vescovo italiano ha espresso il desiderio che “il Sinodo dei Giovani del prossimo mese di ottobre possa offrire degli utili e sicuri orientamenti per tutta la Chiesa, a servizio della pastorale giovanile e vocazionale“.

Dal canto suo, S.E. Mons. George Frendo OP, Arcivescovo di Tirana e Presidente della Conferenza Episcopale Albanese, ha ricordato che una pastorale vocazionale che funzioni, “ha bisogno di sacerdoti che mostrino al mondo la loro felicità di servire il Signore nella vita sacerdotale” e abbiano “il coraggio di dire una parola coraggiosa e di incoraggiamento ai giovani, ponendo domande che facciano loro riflettere sul loro futuro”.

Intervenendo all’inizio dei lavori in sostituzione di S.E. Mons. Ottavio Vitale, Presidente della Commissione per le vocazioni della CEA, S.E. Mons. Giovanni Peragine, Amministratore Apostolico dell’Albania Meridionale, ha sottolineato che parlare del servizio alle vocazioni e ai giovani “vuole dire guardare con speranza al futuro della Chiesa. Parlare di vocazioni non vuol dire parlare solo della diminuzione delle vocazioni, ma piuttosto della bellezza della vocazione” in quanto “la pastorale è sempre in funzione dell’uomo e della vita”.

 

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