Dal 17 al 27 maggio, al Teatro Studio Melato, va in scena Santa Estasi, un progetto di Antonio Latella

Santa Estasi è un progetto sui generis, in cui si concentrano passato e futuro della scena.

Pensato come traccia per lo svolgimento del Corso di Alta Formazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione per attori (Stagione 2015/2016) dedicato alla tragedia greca, ha superato ogni aspettativa imponendosi come opera compiuta riconosciuta in modo unanime da critica e pubblico. Il regista Antonio Latella ha invitato sette giovani drammaturghi allievi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a riscrivere il materiale legato al mito, aprendo così il processo a nuovi linguaggi.

Il punto di partenza è la vicenda degli Atridi, saga che propone il tema della famiglia e delle generazioni a confronto. Padri, madri e figli contemporaneamente presenti come personaggi ma, tutti, impersonati da un gruppo di sedici giovani attori che rappresentano di fatto l’ultima generazione di quelli che possiamo definire non solo “figli” ma, addirittura, “orfani” di una guida, di un padre, di una madre, di un’istituzione che li accolga e di maestri delle precedenti generazioni. In questo il paradosso, tragico, di una vicenda famigliare che rappresenta di fatto più la ricerca incompiuta di una famiglia che il lieto fine di una famiglia ricostituita.

Un’operazione poderosa, agile, profonda e divertita, che si fa carico di conoscere, disseppellire e, in modo nuovo, ascoltare la saga della famiglia degli Atridi.

Tutto ha inizio con un peccato, una sfida agli Dei basata sul gesto originario di un padre, Tantalo, pronto a sacrificare il proprio figlio Pelope. Una maledizione per l’intera discendenza, che mette in gioco temi quali la contesa del potere, la vendetta, il peso della colpa e la sorda preparazione della catastrofe.

Temi che l’ensemble, compatto, ha affrontato producendo otto spettacoli distinti e concatenati, ognuno dedicato a una figura mitologica, prevalentemente attinti da Euripide e Sofocle, con incursioni in Eschilo e Seneca, e che traggono ispirazione da autori quali Pasolini, Beckett, Simone Weil e Angelopoulos.

Prende forma così la reiterazione di un male che si eredita, nella genealogia di famiglie troppo umane, dove Ifigenia, in quanto bambina e innocente, è l’unica in grado di compiere un atto eroico; Elena incarna una perfezione fatta di verità opposte; Agamennone viene ripagato della propria violenza di fronte a un coro incapace di prendere posizione; Elettra si fa essa stessa coltello destinato ad arrugginire; Oreste fa i conti con l’inevitabilità della storia e con il ronzio delle proprie paure; le Erinni portano la soluzione dal mondo dei sogni; l’Ifigenia taurica apre la voragine del rapporto tra scienza ed etica e Crisotemi viene restituita come figura dell’assenza e dell’ascolto, e quindi del teatro nella sua accezione più antica e più contemporanea.

L’estasi cui allude il titolo del progetto indica un andare fuori, al di là di sé stessi. Un’esperienza connessa alla divinità Dioniso, al teatro, ai riti misterici e che implica una trasformazione. Ecco allora che entra in gioco il teatro come catarsi, come purificazione ottenuta grazie all’entrare e uscire da sé, in un modo che normalmente, nelle dimensioni della vita quotidiana, non ci è possibile. Con riferimento a Dioniso – il Dio che conosce la morte e che da questo affondo nell’indicibile, nello smisurato, nel buio, trae risorse per rigenerarsi – Santa Estasi chiama l’arte del teatro a sbordare dal suo contenitore, dal suo contenimento, e ritrovare quella connessione iniziale con un altrove.

Latella conduce gli attori a una totale comprensione del processo creativo e porta artisti e pubblico ad attraversare un’idea di comunione tra teatro e città, capace di rendere partecipe il cittadino nella sua dimensione ancestrale.

Incontro + Documentario

Venerdì 18 maggio, ore 17, al Teatro Studio Melato, si terrà la presentazione del film documentario di Lucio Fiorentino sullo spettacolo.

Sarà presente, insieme all’autore, il regista Antonio Latella. Modera Maurizio Porro.

Martedì 22 maggio, ore 17, al Chiostro Nina Vinchi, la Compagnia incontra il pubblico.

Per entrambi gli appuntamenti l’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione sul sito del Piccolo http://www.piccoloteatro.org

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dal 17 al 27 maggio 2018

Santa Estasi

Atridi: otto ritratti di famiglia

progetto speciale diretto da Antonio Latella

interpreti Alessandro Bay Rossi, Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel,

Ludovico Fededegni, Mariasilvia Greco, Christian La Rosa, Leonardo Lidi, Barbara Mattavelli, Gianpaolo Pasqualino, Federica Rosellini, Andrea Sorrentino, Emanuele Turetta, Isacco Venturini,

Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna

drammaturghi Riccardo Baudino, Martina Folena, Matteo Luoni, Camilla Mattiuzzo,

Francesca Merli, Silvia Rigon, Pablo Solari

drammaturghi al progetto Federico Bellini e Linda Dalisi

allestimento e costumi Graziella Pepe

musiche Franco Visioli

luci Tommaso Checcucci

duelli, movimenti e coreografie Francesco Manetti

progetto video Lucio Fiorentino

assistente al progetto  Brunella Giolivo

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.

Sabato 25 e domenica 26 maggio, ore 15 – Speciale ‘Rassegna Santa Estasi’

Santa Estasi è composto da 8 spettacoli indipendenti che possono essere visti singolarmente (da giovedì 17 a venerdì 25 maggio 2018) o in rassegna, accorpati in due giornate di 4 spettacoli ciascuna (sabato 26 e domenica 27 maggio 2018) e con particolari modalità di ingresso.

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Per informazioni specifiche http://bit.ly/TicketSantaEstasi

Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org

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