VASCO ROSSI: venerdì 7 dicembre uscirà il cofanetto Sony Music (Legacy) “…ma cosa vuoi che sia una canzone… R>PLAY Edition 40th”, il 28 novembre su Sky Arte il documentario sul rocker

Quaranta anni fa, il 25 maggio 1978 usciva il primo disco di Vasco Rossi “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…”, inciso e pubblicato con la collaborazione di Gaetano Curreri, che ha dato inizia alla meravigliosa storia di uno dei più grandi artisti della musica italiana. Un album che contiene canzoni che risentite a distanza di molti anni sono ancora molto attuali. Per celebrare questo anniversario venerdì 7 dicembre uscirà il cofanetto Sony Music (Legacy), in edizione Limitata Numerata, con contenuti esclusivi “…ma cosa vuoi che sia una canzone… R>PLAY Edition 40th”, la prima di quattro pubblicazioni.

“E’ un’iniziativa che abbiamo abbracciato con passione e di cui ringraziamo Vasco e tutto il suo team per l’incredibile supporto ed entusiastica collaborazione. Il risultato è un magnifico prodotto, ricco di tanti contenuti che siamo certi renderanno felici tutti i fans desiderosi di conoscere e ripercorrere la carriera di un artista immenso ed unico”, ha dichiarato Stefano Patara, Executive Director, Catalogue & Strategic Marketing di Sony Music.
“La nostra relazione”, “…e poi mi parli di una vita insieme”, “Silvia”, “Tu che dormivi piano (volò via)”, “Jenny è pazza”, “Ambarabaciccicoccò”, “Ed il tempo crea eroi”, “Ciao” sono state rimasterizzate a 24bit/192KHZ, partendo dai nastri master analogici di studio tramite trattamento termico, restauro ed acquisizione in digitale, negli studi Fonoprint da Maurizio Biancani.

Manon finisce qui. SKY ARTE inaugura la seconda stagione di “33 Giri-Italian Masters” con la puntata dedicata al suo primo lavoro, alle origini di Vasco. Realizzata da Except, la produzione originale andrà in onda il 28 novembre, alle ore 21.15 su Sky Arte e disponibile su Sky On Demand. Nello speciale Vasco è seduto davanti al mixer della Fonoprint di Bologna per riascoltare il master del suo primo album, canta alcune canzoni e ricorda gli aneddoti più importanti legati al periodo, con i contributi di Gaetano Curreri, Maurizio Biancani, Marco Mangiarotti, e del bassista Giovanni Oleandri.
“Oggi che tutti sanno chi è e cosa rappresenti l’artista nell’immaginario del nostro Paese, “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…” merita più che mai di essere ascoltato con attenzione, e siamo certi che molti lo scopriranno davvero come fosse la prima volta”, scrive Marco Mangiarotti nel libro contenuto nel cofanetto Deluxe.

“Un titolo provocatorio, chiaramente non amato dai discografici (però per fortuna che i discografici ancora non si preoccupavano molto di quello che facevo). Era il periodo delle canzoni dei cantautori, molti facevano dell’impegno politico lo scopo di vita, io invece non ero molto convinto. Le canzoni le scrivevo per divertirmi. E questa era un po’  la mia ironica presa in giro di quel tipo di cantautorato lì. Secondo me la provocazione artistica tiene sveglie le coscienze, ed è utile, fondamentale. Non prendiamoci troppo sul serio…si può pensare che una canzone è un capolavoro di perfezione, ma non si può mai pensare che chi l’ha scritta sia perfetto come la canzone, questo è il concetto. Lo dico sempre ma la gente comunque tende molto a confondere, ad amare anche molto quando sente una canzone che commuove, e viene colpita, chiaro che ama anche quello che l’ha scritta…anche se non se lo merita”, dichiara Vasco Rossi.

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