Le tradizioni pasquali in Italia e nel mondo

Domenica 21 aprile in Italia e nel mondo verrà festeggiata la Santa Pasqua di Resurrezione. Andiamo alla scoperta delle tradizioni e dei simboli pasquali, in Italia e nel mondo.

L’uovo è il simbolo della Pasqua, perchè rappresenta la vita che nasce, ma anche il mistero. Si narra che la Madonna facesse giocare Gesù Bambino con delle uova colorate e che il giorno di Pasqua, tornata sul sepolcro del Figlio, vi trovasse alcune uova rosse sul ciglio. Si racconta, anche, che Maria Maddalena si presentasse all’imperatore Tiberio per regalargli un uovo dal guscio rosso, testimonianza della Resurrezione di Gesù e che Maria, Madre del Cristo, portasse in omaggio a Ponzio Pilato un cesto dorato pieno di uova per implorare la liberazione del Figlio.

L’ulivo invece è il simbolo della pace e viene benedetto durante la Domenica delle Palme.

In Italia il dolce tipico è la Colomba pasquale, un dolce a base di farina, burro, uova, zucchero e canditi e ricoperto con una glassa alle mandorle. La sua forma ricorda quella della colomba, che nella cristianità è il simbolo della pace e della salvezza. Tra i cibi pasquali ricordiamo la pastiera napoletana, l’immancabile uovo di cioccolato con sorpresa e la torta pasqualina ligure.

Le tradizioni pasquali, oltre ai riti religiosi e alle processioni, sono rappresentate in diverse città italiane con alcuni riti propiziatori come quello di Urbania, nelle Marche, con l’usanza contadina “Punta e cul” o lo Scoppio del Carro a Firenze, la Sagra e il Palio dell’uovo a Tredozio, la tradizione della “Madonna che scappa” a Sulmona, un corteo medievale che percorre le vie della città accompagnato dal suono delle campane. Ad Ischia, si svolge la Corsa dell’Angelo, che raffigura l’incontro tra la Madonna e il Figlio Risorto, a Frascineto, in Calabria, Pasqua è l’occasione per riproporre le classiche Vallje, dei canti popolari in Arbresh, mentre in Sicilia si svolgono la Real maestranza  a  Caltanissetta, le antiche celebrazioni a Prizzi con le maschere della Morte e la processione dei Misteri a Trapani.

In Svezia e Finlandia, la domenica delle Palme vengono benedetti i rami di pioppo bianco con le gemme. I bambini si vestono da strega e distribuiscono le loro letterine in cambio di caramelle, secondo la tradizione medioevale. I dolci caratteristici pasquali in Finlandia sono il “Pasha” a base di formaggio e il “Mammi”, un budino a base di acqua, farina di segale e malto di segale in polvere, condito con melassa scura, sale e buccia d’arancia secca in polvere, accompagnato con panna e zucchero, o con il gelato alla vaniglia.

In Svezia si mangiano invece uova sode colorate. In Danimarca, le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte, e la domenica di Pasqua le famiglie si riuniscono per un buffet freddo, mentre ai bambini viene regalato un coniglio di cioccolato.

In Francia le campane delle Chiese restano mute dal venerdì Santo fino a Pasqua, in segno di dolore per la morte di Gesù. Ai bambini si racconta che le campane volano verso Roma, per poi tornare la domenica della Santa Pasqua. Quando tornano a suonare i più piccoli cominciano la ricerca delle uova di cioccolato nascoste dai genitori prima dei festeggiamenti.

In Germania viene accesa la fiamma del fuoco sacro come tradizione pasquale, mentre le ceneri sono sparse negli orti dai contadini, come augurio propiziatorio per il raccolto. Cibi tipici della festa pasquale sono l’agnello e l’uovo di cioccolato, donato ai bambini da un coniglietto chiamato “Osterhase”.

In Inghilterra vengono donate delle offerte ai poveri e gli anziani vengono aiutati nel lavaggio dei piedi. Il dolce tipico è rappresentato dagli “hot cross buns”, piccole brioches fatte con uvetta e cannella e decorate con una croce di glassa, per ricordare la passione di Cristo. Diverse sono le leggende relative a questi panini. Ad esempio, si ritiene che gli hot cross buns possano aiutare i malati a recuperare le forze o che divisi con un amico ne garantiscano l’amicizia per tutto l’anno futuro.

La Pasqua, in Russia, si celebra con una processione attorno alla cattedrale della città di Sargorsk, dove risiede il Pope. La domenica, tutta la famiglia si riunisce per un picnic sulla tomba di un parente morto e la sera si prepara un banchetto con diversi tipi di carni, pesce e funghi. Il dolce tipico è la Pashka, a forma di piramide e a base di formaggio, decorato con simboli religiosi, come le lettere XB, le iniziali della frase “Christos Voskres”, che significa Cristo è Risorto. Vengono colorate le uova di rosso a simboleggiare la nuova vita ottenuta mediante il sacrificio di Cristo.

In Grecia ogni fedele accende in chiesa una candela, che porterà poi a casa. In occasione della Pasqua, è tradizione mangiare pane pasquale, uova colorate, la “Marghiritsa”, una zuppa fatta con l’agnello e lo Tsoureki, un pan dolce a forma di treccia aromatizzato con cardamomo, pimento ed essenza di ciliegia.

In Israele, si festeggiano la Pasqua cristiana e la festa ebraica del “Passah”. Durante la settimana santa, si svolgono processioni e si ripercorrono le tappe della Via Crucis.

In Dalmazia e Istria e nell’Europa dell’Est il dolce pasquale tipico si chiama Pinca, un pan brioche che gli antenati preparavano in onore dell’equinozio di primavera, a forma di pane rotondo con una croce incisa sulla superficie, simbolo della crocifissione di Cristo.

In Spagna a Pasqua si prepara la Mona de Pascua, “regalo di Pasqua”, un dolce che veniva regalato ai fedeli dopo l’astinenza fatta per i lunghi quaranta giorni della Quaresima. La Mona de Pascua prevede una versione originale e tradizionale del dolce a forma di ciambella, sulla quale viene posizionato un uovo sodo. La versione più moderna e recente è invece una torta, farcita e decorata con glassa di mandorle e uova di cioccolato.

In Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Romania, Serbia e Ucraina le famiglie preparano la torta pasquale chiamata Kulich, composto da un impasto lievitato di burro, farina, latte, uova e zucchero, in cui sono incorporate uvetta, frutta candita e mandorle sbucciate, con una glassa di zucchero e albume d’uovo cosparsa di zucchero o miglio colorato, aromatizzato con liquori e spezie. E’ tradizionalmente decorato dalle lettere cirilliche X e B, iniziali dell’augurio pasquale Христос воскрес o Хрис҄тосъ воскресе “Cristo è risorto”. In Bulgaria si colorano le uova di rosso perchè possano portare salute.

In Polonia i ragazzi portano in chiesa cesti con uova dipinte, salame e dolciumi e li depongono ai piedi dell’altare per ricevere la benedizione del sacerdote.

In Brasile a Pasqua si mangia la Paçoca, un dolce tradizionale a base di arachide, farina di manioca e zucchero. La preparazione della Paçoca per la Settimana Santa rappresenta un rituale cristiano che celebra l’amore, l’armonia della famiglia e l’altruismo.

In Messico si mangia invece il Capirotada, un pudding di pane messicano che viene servito tradizionalmente durante la Quaresima, preparato con pane tostato francese, imbevuto di sciroppo, zucchero, uvetta e noci. E’ un piatto che simboleggia la Passione di Cristo: il pane rappresenta il Corpo di Cristo, lo sciroppo è il suo sangue, l’uvetta i chiodi della croce, le stecche di cannella intere sono il legno della croce di Cristo e il formaggio fuso rappresenta la Sacra Sindone.

Negli Stati Uniti i bambini si sfidano nella caccia alle uova, che secondo la leggenda verrebbero nascoste dall’Easter Bunny, il coniglietto pasquale. Poi, il Lunedì di Pasqua, si rispolvera una tradizione inaugurata dalla first lady Dolly Madison nel 1814: i turisti sono ammessi nei prati della Casa Bianca per far rotolare le uova lungo il pendio erboso. Anche le processioni sono molto diffuse, come la coloratissima parata del “Mardi Gras” di New Orleans, tra spettacoli di strada e concerti all’aperto. Si mangiano anche qui gli hot cross buns, ma la ricetta americana, oltre a uvetta e cannella, prevede i profumati canditi agli agrumi. La croce di pasta bianca che decora il dolce simboleggia la crocifissione.

Anche l’Africa festeggia la Pasqua. In Etiopia si chiama Fasika, ma ricorda la Resurrezione di Gesù dopo la crocifissione. Gli etiopi digiunano per quasi due mesi e celebrano una Messa pasquale di diverse ore, con canti e preghiere, dopo la quale si concedono una mangiata di carne accompagnata dalle tisane locali. In Egitto si osserva lo stesso rigido digiuno, ma la parte più importante della festa si celebra il lunedì dopo Pasqua, che corrisponde all’antica usanza faraonica di Shamm el Nesim, che significa “respirare la brezza”. Per l’occasione, gli egiziani mangiano chili di fsikh, un piatto tipico a base di pesce del Nilo seccato al sole, condito con cipolla e limone.

In Australia, al posto dei coniglietti, l’animale simbolo delle celebrazioni pasquali è il bilby, un roditore autoctono, che distrugge le colture ma è adorato dai bambini, in quanto, secondo la tradizione, distribuisce le uova di cioccolato ai più piccoli.

In Giappone invece la Pasqua, detta Hanami, è una celebrazione della primavera e significa “ammirare i fiori”. Qui, da inizio aprile a metà maggio, i ciliegi giapponesi fioriscono con i loro splendidi petali rosa.

Buona Pasqua a tutti!

F.M.

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