Venerdì 26 luglio, su Rai 1 alle 23:45, al via Overland 20 alla scoperta dell’Africa

Venerdì 26 luglio, su Rai 1 alle 23:45, riparte Overland, l’avventura più amata della televisione, dal 1995 a oggi. Giunta alla ventesima stagione, la trasmissione tornerà in Africa con 8 puntate in seconda serata. Partendo dall’Italia, transiterà via terra tra le insidie delle nazioni nella zona occidentale dell’Africa subsahariana, quali Senegal, Guinea, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Nigeria. Racconterà per immagini il tormentato presente di territori difficili ma dalla bellezza unica al mondo, densi di storia, cultura e umanità. Overland 20 è un lungo, emozionante viaggio di circa 9 mesi sulle rotte tra le più pericolose, dove proliferano drammi, diatribe politiche nazionali e internazionali, criminalità, traffico di esseri umani e morte. Un viaggio complesso e rischioso, ripagato dai meravigliosi paesaggi incontaminati e dal contatto con le popolazioni più autentiche e sperdute.
Dopo 10 anni dall’ultima avventura africana, Overland torna nel continente nero con una rinnovata carovana arancione: partendo dall’Italia, raggiungerà via terra il cuore dell’Africa percorrendo le coste occidentali, passando perciò in Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea, Sierra Leone e Liberia. Dopo un veloce transito in Costa d’Avorio, Ghana, Togo e Benin, la spedizione giungerà in Nigeria per fare inversione di rotta e tornare al punto di partenza.
Il team, composto principalmente da membri del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e Carabinieri, affronterà un itinerario di 45.000 km, complesso per stato delle strade – spesso nemmeno esistenti – e situazioni geo-politiche estremamente delicate: scorte armate, attentati, insurrezioni, guerriglie, chiusura delle frontiere.
Dal fascino del deserto del Sahara all’immensa savana, fino alla foresta tropicale del Golfo di Guinea: nel più puro stile di Overland, il diario di viaggio on the road farà conoscere da vicino le genti e le loro usanze, tradizioni, riti religiosi, come il più cruento voodoo in Nigeria. Si visiteranno diverse nazioni estremamente povere e mal governate, terreno fertile per le numerose fazioni terroristiche di matrice islamica, dall’Isis a Boko Haram. Paesi che non conoscono la pace da decenni, vittime di continui massacri. Sarà l’occasione per ricordare la storia della schiavitù: dalla più antica tratta degli schiavi tra il XVI e il XIX secolo, che dal cuore dell’Africa vide milioni di africani deportati verso l’America, passando per i Paesi costieri occidentali, che che saranno visitati uno ad uno, alle più attuali condizioni di schiavitù, per quanto illegale, ancora vigente in alcune zone come la Mauritania. E, come in ogni Overland che si rispetti, sarà dato un contributo solidale accompagnando nelle zone più isolate il progetto CinemArena dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in associazione con l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni).
Il documentario di viaggio televisivo sarà raccontato da Beppe e Filippo Tenti, padre e figlio che si alterneranno alla guida del convoglio arancione di questa complessa e delicata missione.

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