Il 13 ottobre inaugura una nuova rassegna: I Pomeriggi alla Triennale, che vede la collaborazione di I Pomeriggi Musicali e Triennale Milano

Il 13 ottobre inaugura una nuova rassegna: I Pomeriggi alla Triennale, che vede la collaborazione di I Pomeriggi Musicali e Triennale Milano, due fondazioni vicine non solo sulla mappa cittadina ma altresì sotto il profilo degli intenti. I Pomeriggi alla Triennale daranno vita a un cartellone raccolto intorno al repertorio novecentesco da camera, che non poteva che trovare spazio all’interno di Triennale:

“Possiamo ormai rivolgerci alle esperienze artistiche novecentesche con uno sguardo che sappia collocarle nella giusta prospettiva storica, e che al contempo possa situare la musica all’interno di un universo di relazioni con la cultura, con le arti e con gli eventi di un secolo vivace e tormentato come pochi altri. Quale luogo più adatto della Triennale per concelebrare il secolo da cui ci siamo da poco congedati e che pure così potentemente allunga le sue ombre sul presente? Ecco in estrema sintesi il senso della collaborazione tra due fondazioni, i Pomeriggi e Triennale, che molto hanno inciso nella vita culturale novecentesca di Milano e che ambiscono a non essere da meno nel presente e nel futuro”, racconta Maurizio Salerno, Direttore artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali.

Dalle parole di Maurizio Salerno ben traspare l’intento che questa rassegna vuole perseguire, sia per quello che riguarda le motivazioni che ne hanno stimolato la nascita sia per ciò che concerne la scelta del repertorio. Dall’esperienza pilota del concerto tenuto dall’Orchestra il 23 giugno scorso presso il Teatro Continuo di Alberto Burri, in occasione del Parco delle Culture – manifestazione promossa dal Comune di Milano e da Triennale stessa – si è originata quindi una sinergia tesa a sviluppare un progetto articolato e originale.

“La musica ha da sempre avuto un ruolo centrale nella storia di Triennale, basti pensare all’Orchestra Sinfonica dell’istituzione attiva negli anni Trenta o alla performance di un giovanissimo Daniel Barenboim nel 1954 fino alle attuali proposte della stagione teatrale 2019/20. Siamo quindi felici di questa nuova collaborazione con I Pomeriggi Musicali che porta in Triennale un ampio programma di concerti da camera a ingresso libero dedicati ad alcune delle figure ed esperienze più interessanti del Novecento. Un ulteriore esempio di come il dialogo tra istituzioni sia quanto mai fondamentale nel contribuire all’arricchimento della proposta culturale cittadina con l’obiettivo di arrivare a pubblici sempre più ampi ed eterogenei” dichiara Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano.

Per ciò che concerne il cartellone, i concerti in programma celebreranno il Novecento attraverso autori e repertori cruciali per le sorti della musica, che si intrecciano con quelle vissute dalla nostra Milano. Un autore su tutti: Béla Bartók, la cui morte, 75 anni orsono, nel 1945, coincide con la fine dell’ultima Guerra Mondiale, con la rinascita di Milano dalle macerie e con la Fondazione dei Pomeriggi Musicali. Il Quartetto per archi n. 2 di Ildebrando Pizzetti, oltre a porsi come una buona pietra di paragone per intuire quali fossero le voci della musica coeva a Bartók a Milano, ci riporta tra la seconda metà degli anni Venti e la prima metà dei Trenta, anni in cui Pizzetti diresse il Conservatorio Verdi, proprio gli anni in cui l’architetto Giovanni Muzio progettò e realizzò il Palazzo dell’Arte, sede di Triennale Milano.

E anche nella musica di Alexandre Tansman si possono ritrovare suggestioni che riportano all’attività di Muzio. Compositore francese a lui contemporaneo e a lui collegabile per il suo uso particolare e geometrico della forma contrappuntistica – soprattutto nelle trascrizioni dalla musica sacra – nella di lui scrittura risuona l’eco di un parallelismo con l’intensa attività dell’architetto nell’ambito della progettazione di edifici religiosi.

Questi sono solo alcuni spunti, tra i tanti, per guardare a un programma ricco di composizioni e autori, tutti di prima grandezza pur nell’estrema diversità dei linguaggi: Ligeti, Stockhausen, Britten, Barber, Takemitsu, Zbinden, Dvořák, Rota tra gli altri; una pluralità di voci, orientamenti estetici e linguaggi che resta uno dei tratti più avvincenti dell’avventura artistica del Novecento.

I protagonisti di questa rassegna saranno le Prime Parti dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, le quali hanno altresì fornito suggerimenti e suggestioni preziosi per disegnarne il programma.

Dal volere di due prestigiose istituzioni culturali, ben radicate nella storia artistica della città, nasce dunque una collaborazione che arricchisce il cartellone dell’offerta culturale milanese. La volontà poi di venire incontro al più ampio target di pubblico, ha spinto le due fondazioni a programmare i concerti – tutti previsti la domenica mattina alle ore 11.00, tranne quello del 22 dicembre che si sposterà alle 18.00 – a ingresso libero.

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