Recensione di “Il Sole ad Est”, il nuovo disco di Alberto Urso

“Il Sole ad Est” è il secondo progetto discografico del tenore e polistrumentista Alberto Urso, vincitore dell’ultima edizione del talent Amici.

Un disco che si compone di otto tracce, che vanta la collaborazione di autori del calibro di Ermal Meta, Giordana Angi, Kekko Silvestre, Federica Camba, Briga, Gerardo Pulli e Pietro Romitelli, in cui l’artista racconta tutte le sfumature dell’amore attraverso la sua voce intensa e straordinaria, spaziando da un sound piu’ melodico e lirico a sonorità piu’ pop e rock, risultando sempre gradevole e credibile, alternando potenza vocale e dolcezza, acuti e note che accarezzano l’anima.

“Il Sole ad Est” si apre con la romantica ballad “E poi ti penti”, firmata da Kekko Silvestre, che vede al centro l’amore tra due amanti, legati profondamente nonostante non possano vivere la loro storia alla luce del sole perchè uno dei due è già impegnato. La seconda traccia è “L’oro del mondo” incentrata sul coraggio e sull’onestà dei sentimenti, mentre “Da qui all’eternità” è una riflessione sulle scelte difficili che la vita ci pone davanti nel corso del nostro cammino.

“Non sono più lo stesso” è invece il brano dalle sonorità piu’ rock del disco e racconta di un uomo che si sente profondamente cambiato non avendo affrontato con il coraggio necessario la sua storia d’amore. Atmosfere romantiche e poetiche quelle di “Resta per sempre” che porta la firma di Ermal Meta che ha scritto anche “Il mondo tranne me” che racconta invece la fine di un grande amore.

“Solo con te”, con il testo di Giordana Angi, rimanda a un amore salvifico che guarisce da tutte le sofferenze, mentre “Se fossi aria”, il brano di chiusura del disco, è un inno all’amore assoluto, libero di volare oltre lo spazio e il tempo verso l’infinito. Proprio come fa la musica.

di Francesca Monti

 

 

 

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