“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza” (Rita Levi Montalcini)
La Giornata Internazionale della Donna viene festeggiata in tutto il mondo l’8 marzo.
Ma come è nata l’idea di celebrare la festa proprio in questo giorno? Secondo la leggenda, agli inizi del marzo 1908 le operaie della Cotton, un’industria tessile di New York, iniziarono a scioperare contro le condizioni lavorative disumane in cui erano costrette a lavorare fino a quando, l’8 marzo, il proprietario della fabbrica, un certo Johnson, dopo averle rinchiuse all’interno della stessa, chiuse tutte le uscite. Poco dopo scoppiò un incendio, forse appiccato dallo stesso proprietario, e persero la vita 126 operaie, ma non sono mai stati ritrovati documenti ufficiali.
La storia reale di questa festa nasce con la manifestazione che il Partito Socialista americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto.
Nel 1910 l’VIII Congresso dell’Internazionale socialista propose di istituire una giornata dedicata alle donne ma fu solo nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra e protestare contro la fame, che venne scelto l’8 marzo come giorno dedicato alla festa delle donne.
La Giornata Internazionale della Donna iniziò ad essere celebrata anche in Italia nel 1922, su iniziativa del Partito comunista d’Italia, il 12 marzo, prima domenica successiva alla data fissata a livello internazionale.
Nel 1946, anno in cui le donne conquistarono il diritto al voto, tutta l’Italia partecipò alla festa e si scelse la mimosa come simbolo. A Rita Montagnana, Teresa Mattei e Teresa Noce venne l’idea di associare la Giornata della donna ad un fiore. L’Udi (Unione donne italiane) scelse all’unanimità la mimosa, perché sboccia a marzo ed è umile e spontaneo, ma anche tenace e forte come le donne sanno essere.
Nel corso degli anni le donne sono riuscite con importanti battaglie a migliorare la propria condizione, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere la parità tra i sessi e per vedere riconosciuti diritti che dovrebbero essere basilari ma che in alcuni Paesi del mondo vengono ancora negati.
C’è poi il gravissimo problema della violenza sulle donne, vittime della follia di uomini che dovrebbero proteggerle, amarle e rispettarle ogni giorno della loro vita, e invece le violentano, le picchiano, le uccidono per gelosia e desiderio di possesso.
Quest’anno in ottemperanza alle disposizioni del Governo per l’emergenza coronavirus non ci saranno cortei e manifestazioni nelle città italiane ed è stata annullata anche la cerimonia dell’8 marzo al Quirinale. Si terrà invece un flash mob in Piazza di Spagna a Roma, organizzato da “Non Una di Meno” dal titolo “Lo sfruttatore sei tu!” incentrato sul lavoro delle donne, precario, non riconosciuto, gratuito o malpagato. Alle 12 le persone partecipanti, disposte a distanza di sicurezza, saranno unite da un filo fucsia che rappresenta la cura reciproca, le alleanze nelle differenze, la lotta quotidiana alla solitudine, alla violenza patriarcale, allo sfruttamento.
Auguri a tutte le Donne!