Papa Francesco ha presieduto la Via Crucis in una Piazza San Pietro senza fedeli

Questa sera Papa Francesco ha presieduto il rito della Via Crucis, che si è tenuta per la prima volta non al Colosseo ma in una Piazza San Pietro vuota, senza fedeli, come da disposizioni governative per la pandemia. La potenza delle parole, la forza evocativa e spirituale della Croce di Gesu’ e la luce delle fiaccole hanno riempito il silenzio.

Le meditazioni della Via Crucis quest’anno sono state scritte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Raccogliendo l’invito di Papa Francesco, quattordici persone hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo rendendola attuale nelle loro esistenze. Tra loro figurano cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario.

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Nelle 14 stazioni della Via Crucis, a portare la croce sono stati Michele, un ex detenuto del “Due Palazzi” oggi piccolo imprenditore, il direttore della casa circondariale padovana Claudio Mazzeo, il vicecommissario della Polizia Penitenziaria Maria Grazia Grassi, un agente della polizia, la volontaria Tatiana Mario e il cappellano don Marco Pozza, alcuni medici e infermieri del Fondo assistenza sanitaria del Vaticano, tra loro Esmeralda Capristo, medico internista del Policlinico Gemelli e ricercatrice di Medicina interna all’Università Cattolica, e Paolo Maurizio Soave, anestesista rianimatore del Policlinico Gemelli, impegnati nell’assistenza a pazienti contagiati dal Covid-19.

All’ultima stazione è stato lo stesso Papa Francesco a portare la croce consegnata da un infermiere.

F.M.

credit foto Vaticano

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