A Lucca con “Paesi che vai…”

In uno scenario di magnificenza, lungo un filo che si dipana nei fasti della memoria, scorre la narrazione di una moltitudine di storie che hanno come ambientazione la città di Lucca e come protagonista un personaggio affascinante e istrionico: Giacomo Puccini. Sarà questo il mood narrativo della puntata di sabato 18 aprile di Paesi che vai, programma ideato e condotto da Livio Leonardi, e insignito del patrocinio del MiBACT per gli alti meriti artistici, culturali e letterari. La puntata, in onda su Rai1 alle 9.40, inizierà proprio con l’incontro tra il conduttore e Giacomo Puccini, interpretato da un giovane attore lucchese. Luogo di ambientazione la Cattedrale di San Martino, uno dei simboli di Lucca, definita da sempre “città delle cento chiese”, proprio perché caratterizzata da un numero elevato di edifici religiosi di altissimo valore artistico.
Il racconto proseguirà con la suggestiva chiesa di San Pietro Somaldi, di origine longobarda. Il giovane Puccini suonò molte volte l’organo conservato nella chiesa, sul quale appose la sua firma con un graffito. Il maestro rimase molto legato a questo organo, tanto da interessarsi personalmente del suo restauro molti anni dopo, quando era ormai una star internazionale. Una pagina particolarmente suggestiva del racconto sarà rappresentata dalla casa museo della famiglia Puccini, dove Giacomo nacque e visse fino al periodo della sua gioventù. Qui si trovano oggetti a lui appartenuti e abiti indossati dai più importanti personaggi delle sue opere. Il racconto proseguirà con la visita all’Istituto Boccherini, che al tempo di Puccini era denominato Istituto Pacini. Qui il maestro studiò musica e cominciò a realizzare le prime composizioni musicali.
Ultimo luogo, lungo questo percorso tra storie e sentimenti, è il Teatro del Giglio, nel quale il maestro tornò diverse volte, anche dopo essere divenuto un personaggio di livello mondiale. Spesso si spostava dal suo posto in platea fin dietro le quinte del teatro, per dare direttive e consigli agli artisti pronti ad andare in scena. In questo contesto di bellezza fanno da sfondo le sue musiche, immortali, e alcuni attori in costume che interpretano i personaggi, soprattutto le eroine, dei suoi melodrammi. Una storia, quella di Puccini, che non è finita, ma prosegue. In ogni angolo del pianeta ogni giorno vengono messe in scena almeno sei delle sue opere immortali.

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