“Mina Settembre”, serie tv in dodici episodi da 50 minuti, diretta da Tiziana Aristarco e liberamente tratta dai racconti di Maurizio de Giovanni “Un giorno di Settembre a Natale” e “Un telegramma da Settembre”, editi da Sellerio, in onda in prima serata la domenica su Rai 1, continua a collezionare record di ascolti. Dopo il grandissimo successo delle prime tre puntate anche la quarta è stata vista da 6 milioni 140 mila spettatori con uno share del 24,9%.
Merito di una storia avvincente che unisce commedia, sentimento, drama e mistero, ambientata in una Napoli ricca di sfaccettature, colori, sentimenti e umanità variegata, di vicende in cui tutti possiamo in qualche modo ritrovarci, di un’attrice di immenso talento quale Serena Rossi che incarna magistralmente la protagonista Mina, regalandole determinazione, dolcezza, intensità, fragilità, con ogni sguardo o gesto, di un cast di grandissima qualità composto da Giuseppe Zeno, Giorgio Pasotti, Valentina D’Agostino, Christiane Filangieri, Marina Confalone, Nando Paone, Massimo Wertmuller, Rosalia Porcaro, Ruben Rigillo, Francesco Di Napoli, Davide Devenuto, Michele Rosiello, Susy del Giudice, Primo Reggiani.
credit foto Ufficio Stampa Rai
Mina Settembre racconta le vicende di un’assistente sociale alla continua ricerca di una soluzione ai problemi degli altri. Allo stesso tempo è anche il racconto di una donna che prova a rimettere in piedi la propria vita. Separatasi da poco e ancora indecisa sui suoi sentimenti, Mina è divisa tra il suo ex marito Claudio e Domenico, il nuovo ginecologo del consultorio in cui lavora. Temporaneamente ospite a casa di sua madre, algida e cinica altoborghese dalla battuta tagliente, Mina si ritrova anche a fare i conti con un mistero legato al passato di suo padre, morto da poco: chi è la donna ritratta nella foto nascosta nel suo studio? E se suo padre avesse sempre mentito, nascondendo a tutti una seconda vita? Decisa a scoprirlo, Mina si lancia in un’indagine che la porterà a confrontarsi con una verità molto più scomoda di quanto immaginasse.
di Francesca Monti