A “Ossi di seppia” il Referendum sull’aborto

La legge 194 sull’aborto viene approvata in Italia il 22 maggio 1978, dopo anni di dure battaglie. Una legge che testimonia un cambiamento epocale nella società italiana, in un clima molto teso. Un braccio di ferro fra i partiti e poi un risultato che annuncia con forza l’entrata in scena di nuovi protagonisti e nuovi temi nella politica italiana: le donne e i loro diritti.

Nella diciannovesima puntata di “Ossi di Seppia. Il rumore della memoria”, dal 18 maggio in esclusiva su RaiPlay,  sarà Emma Bonino a ripercorrere gli eventi e le varie tappe che hanno portato i vari movimenti delle donne a volere fortemente la legge sull’aborto, ad applicarla e a difenderla. Attivista del partito radicale, la Bonino si schierò in prima persona a favore della legge 194.

“Ossi di Seppia. Il rumore della memoria” racconta quegli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi trent’anni della storia italiana attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuta.

In tutte le ventisei puntate un filo intreccia il passato al presente e si fonde proprio nell’impensabile, in quel qualcosa appunto che mai nessuno avrebbe immaginato potesse accadere e che invece finisce per sconvolgere completamente la nostra esistenza.

Un racconto seriale emozionale e immersivo, rivolto alla Generazione Z e ai Millennials, un antidoto per frenare la perdita della memoria collettiva. Ed è questo l’obiettivo principale della serie prodotta da 42° Parallelo per la piattaforma OTT del Servizio Pubblico.

In ogni episodio la memoria di ieri viene recuperata, attraverso le immagini delle teche Rai e le fotografie d’archivio, e riconnessa all’oggi grazie al racconto di testimoni d’eccezione, protagonisti all’epoca dei fatti.

Tra le ventisei puntate quella sul metodo Di Bella, il primo caso mediatico che ha visto le persone schierate contro gli esperti, e la vicenda di Carlo Urbani, il primo medico ad identificare un virus sconosciuto e letale persino a lui, la Sars. Si ripercorrono inoltre la tragedia di Rigopiano e le dimissioni di Papa Benedetto XVI.  E ancora la morte improvvisa del calciatore Davide Astori e quella di Dj Fabo. Non si dimenticano il disastro nucleare di Fukushima e l’incidente di Seveso, due immani tragedie ambientali che attraverso le immagini d’archivio (le tute bianche che bonificano il terreno, l’istituzione di una zona rossa e l’invito delle autorità a restare a casa) ci riportano immediatamente all’oggi e al momento che stiamo vivendo.

Tutti eventi impensabili che hanno segnato il corso della Storia e il nostro modo di guardare il mondo. Eventi che, riletti alla luce di nuovi indizi e dettagli preziosi, permettono di comprendere in modo più chiaro e consapevole anche l’attuale presente segnato dalla pandemia.

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