La programmazione Rai per la Giornata Mondiale del Rifugiato

Anche quest’anno la Rai partecipa alla Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra il 20 giugno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza in un altro Paese.
All’appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite sarà, infatti, dedicata una ricca programmazione in tv, sulla radio e sul web. Si è partiti già venerdì 18 giugno quando Unomattina, in onda su Rai1 alle 6.45, ha promosso la Giornata con uno spazio dedicato, mentre sabato 19 alle 22.45 su RaiStoria andrà in onda, in prima visione assoluta, il documentario “Dimmi chi sono”, per il ciclo “Documentari d’autore”. Vent’anni fa un sesto della popolazione del Bhutan venne esiliato in un campo profughi del Nepal perché chiedeva maggiori diritti democratici al sovrano. Ora verranno riallocati in vari Paesi del mondo. Il film, diretto da Sergio Basso, segue uno di questi rifugiati, una ragazza di 14 anni, nella sua odissea. Insieme alle testimonianze vengono raccolte le melodie tipiche dei profughi Lhotshampa con l’aiuto di Lochan Rijal, etnomusicologo dell’Università di Kathmandu. Con professionisti di Bollywood sono state adattate le melodie e coreografate le danze all’interno del campo profughi. Nel film i rifugiati non raccontano il loro passato, non spiegano cosa vuol dire perdere la propria identità, ma lo cantano.
Domenica 20 giugno, giorno della ricorrenza, molte trasmissioni tv proseguono il racconto della condizione dei rifugiati di tutto il mondo.
A partire da Unomattina in famiglia, in onda alle 8.25 su Rai1. Alle 11.30 la rubrica RegionEuropa su Rai3 ospiterà un approfondimento, mentre alle 13.35 su Rai Movie andrà in onda il film “I fantasmi di Portopalo”, in cui Beppe Fiorello interpreta il pescatore che ebbe il coraggio di raccontare il naufragio di una nave carica di migranti avvenuto a Natale del 1996 al largo di Portopalo di Capo Passero, vicino Siracusa.
Alle 14.00 su RaiNews24 andrà in onda uno Speciale condotto da Eva Giovannini. In collegamento Lucia Goracci da Istanbul, Carlotta Sami (UNHCR) via Skype e un rifugiato in studio. La situazione attuale dei rifugiati verrà inoltre raccontata e approfondita in studio da Veronica Fernandes.
Durante tutta la Giornata di domenica Rai Storia proporrà “Il giorno e la storia” (alle 00.05 e in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14.00 e 20.00), che ripercorrerà le tappe che hanno portato all’istituzione della ricorrenza e il ruolo svolto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Tutte le Testate Rai daranno ampia copertura informativa alla Giornata nelle edizioni dei rispettivi telegiornali. Grande impegno anche della Tgr che ospiterà servizi, interviste e approfondimenti. In particolare, le redazioni di Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Trentino-Alto Adige e Puglia seguiranno le varie iniziative in programma sul territorio e le storie di chi aiuta, sostiene e favorisce l’integrazione dei migranti e rifugiati.
L’offerta dei canali tv sarà rilanciata, inoltre, dal Portale Rai Cultura – http://www.raicultura.it – e dalle rispettive pagine social dei canali.
Già dal 14 giugno, poi, la Rai sta promuovendo la Campagna di sensibilizzazione “#WithRefugees” dell’UNHCR.
La campagna ha il duplice obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma vissuto da milioni di persone costrette a lasciare il loro paese a causa di guerre, violenze e persecuzioni, e di sottolineare che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. 
Anche sui canali Rai Radio verrà celebrata la ricorrenza. Su Rai Radio1 una staffetta virtuale inizierà nei giorni precedenti e arriverà fino a domenica 20 giugno. 
Giovedì 17 Che giorno è (dalle 10.30 alle 11.30 con Francesca Romana Ceci e Massimo Giraldi) ha dedicato un’ampia pagina al tema.
Venerdì 18 se ne occuperanno Radio anch’io (dalle 7.30 alle 9.30 con Giorgio Zanchini) e Viva voce (dalle 15.00 alle 17.00 con Eleonora Belviso e Claudio De Tommasi).
Poi, sabato 19 se ne parlerà a Inviato speciale (dalle 8.30 alle 9.30), L’aria che respiri (dalle 6.35. Con Sonia Filippazzi. L’ospite sarà Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per Italia, Santa Sede, San Marino) e Sabato sport, il pomeriggio sportivo di Rai Radio1.
Infine, domenica 20 all’interno di Sette su sette: il risveglio di Rai Radio1 con Elisabetta Grande e Gianmaurizio Foderaro (dalle 4 del mattino) e Domenica sport, che ospiterà il campione olimpico Niccolò Campriani (3 ori e un argento nella carabina).
Saranno inoltre previsti servizi nelle edizioni del mattino dei Gr.
Su Isoradio, domenica alle 12.15, andrà in onda un’intervista realizzata da Giusy Panara a Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. 
La piattaforma RaiPlay, infine, pubblicherà, nella sezione Learning, con evidenza anche in homepage, una collezione di contributi dedicata a tutti coloro che lasciano la propria terra per salvare la propria vita e quella dei propri cari.
Si comincia con la lezione di Silvia Salvatici, nel programma #Maestri, che racconta come l’intero ‘900 possa essere descritto come il secolo dei rifugiati, passando per Exodus 1947, documentario del programma Passato e Presente su un piroscafo che nel 1947 rimase bloccato in mare con tanti ebrei sopravvissuti alla Shoah a bordo. I contributi parleranno anche di musica, con la storia della creazione della famosa etichetta Blue Note, nata dall’idea di due giovani rifugiati tedeschi, quella di Jerry Essan Masslo, immigrato sudafricano ucciso nell’agosto ’89 in Italia nella baracca in cui viveva e la strage di Castel Volturno. Verrà affrontato il tema del business dei rifugiati, grazie al programma di inchiesta Presadiretta, ma saranno presentate anche storie di speranza con le testimonianze di chi, arrivato nel nostro Paese, è riuscito a trovare una nuova vita fatta di dignità, sicurezza e speranza. Tra gli altri titoli della collezione, alcune puntate di Geo, Ogni cosa è illuminata e Unomattina, oltre a quella monografica di Un giorno in pretura dedicata alla strage di Castelvolturno; le testimonianze raccolte da Mezz’ora in più e l’approfondimento de Il tempo e la storia sull’Europa dei Profughi.

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