Una notte indimenticabile quella che abbiamo appena vissuto. Tra i tanti ricordi che porteremo nel cuore c’è sicuramente l’immagine bellissima dell’abbraccio vero, affettuoso, commosso tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli.
Amici nella vita, compagni di squadra nella Sampdoria che vinse uno storico scudetto nel 1991 e che giocò proprio a Wembley la finale di Champions persa contro il Barcellona, nonché gemelli del gol in Nazionale. Due campioni immensi ma soprattutto due grandi uomini che hanno saputo costruire un gruppo compatto, unito, magnifico, capace di riportare l’Italia sul tetto d’Europa dopo 53 anni.
“Dentro quelle lacrime c’è l’emozione per aver fatto una cosa incredibile, c’è il lavoro di tre anni e di questi 50 giorni, di una squadra che ha creato qualcosa di indivisibile. Era una cosa impossibile da pensare. Trent’anni fa eravamo insieme e abbiamo sofferto molto. Con Gianluca c’è un’amicizia che va al di là di ogni cosa, ma una cosa così bella nessuno di noi l’aveva mai fatta. Con la Samp fummo sfortunati, oggi si è chiuso un cerchio. Un pezzo di questa coppa la voglio dedicare a Paolo Mantovani e a tutti i sampdoriani”, ha detto Mancini.
di Francesca Monti