Aldo Montano, una carriera favolosa lunga cinque Olimpiadi

Cinque partecipazioni alle Olimpiadi e cinque medaglie: Aldo Montano ha concluso la sua leggendaria carriera nella scherma con un argento nella sciabola a squadre ai Giochi di Tokyo 2020.

Sono passati 17 anni da quando un giovane e affascinante schermidore livornese si affacciava sul palcoscenico olimpico e conquistava tutti con il suo talento e la sua simpatia, portando all’Italia un oro individuale (il primo nella specialità da Anversa 1920) e un argento con Luigi Tarantino e Giampiero Pastore nella prova a squadre ad Atene 2004.

Poi sono arrivati i bronzi a squadre di Pechino 2008 e Londra 2012 e svariate medaglie iridate ed europee. Ed ora questo nuovo argento, vinto a 42 anni, dopo essere diventato papà di due splendidi bambini, Olimpia e Mario, che chiude idealmente il cerchio e che porta la sua firma. Infatti Aldo è subentrato in corsa a Luigi Samele, infortunato, durante la semifinale contro l’Ungheria ed è riuscito a trascinare l’Italia alla vittoria, portandola nella finale poi persa contro la Corea, dimostrando ancora una volta di essere un campione infinito, più forte di ogni ostacolo: “Questi Giochi li ho aspettati un anno in più di quanto avevo preventivato e ho sofferto perché ho tanti problemi fisici. È stato un anno complicato, ma è una gioia essere arrivato qua competitivo per la gara a squadre. Con il problema fisico di Gigi sono salito in pedana e avere aiutato i miei compagni a raggiungere questo risultato è stato meraviglioso. La mia è stata una carriera, e una vita, meravigliosa fatta di tanti sacrifici, di sudore, di fatica, ma anche molto divertente e condivisa con molte persone. L’unico rimpianto è che è stata veloce, 17 anni volano in un soffio. Mi manca solo l’oro olimpico a squadre, ma oggi non era fattibile”.

Grazie Aldo, campione immenso, per tutte le emozioni e per tutti i trionfi che ci hai regalato!

di Francesca Monti  

credit foto Coni

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