GIOCHI PARALIMPICI TOKYO 2020: nel triathlon bronzo per Veronica Yoko Plebani nel PTS2 e argento per Anna Barbaro con la guida Charlotte Bonin nel PTVI

Nella prima giornata di gare di triathlon ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 sono arrivare due strepitose medaglie per l’Italia. All’Odaiba Marine Park Veronica Yoko Plebani ha vinto il bronzo nel PTS2 mentre Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno conquistato l’argento nel PTVI.

Veronica Yoko Plebani, bresciana, classe 1996, ha chiuso la gara in 1:15.55, dietro alle statunitensi Allysa Seely (1:14.03) e Halley Danz (1:14.58): “E’ una medaglia che arriva al termine di una preparazione lunga, complicata, con tanti stop dovuti alla mia condizione e alla situazione mondiale. Sono contenta perchè ho fatto un percorso sempre in crescita, anche quando mi sono fermata poi sono riuscita a recuperare, e di aver superato atlete che non ero mai riuscita a battere. Nel nuoto pensavo di uscire molto dietro e invece è andata benissimo, mentre nella bici ho un po’ faticato e poi ho tenuto botta. Quante volte ho sognato questo rettilineo e quando ho visto la bandiera sono scoppiata a piangere. Non so quando realizzerò tutto questo”. 

Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno centrato invece l’argento nel PTVI in 1:11.11, alle spalle delle spagnole Susana Rodriguez e Sara Loher (1:07.15). Terzo posto per le francesi Annouck Curzillat e Celine Bousrez (1:11.45).

“Abbiamo costruito la medaglia soprattutto nella frazione di corsa. Le altre atlete non hanno resistito al caldo e hanno cominciato a cedere. Charlotte è stata brava a dirmi di gestire la corsa, anche perché le spagnole erano molto avanti. Questa medaglia è per l’Italia, un segnale di reazione per tutta la mia nazione e per la Calabria. E’ dedicata anche a mio padre, al mio allenatore, al mio fidanzato, a tutti quelli che mi hanno seguita e soprattutto a me stessa. Grazie anche al mio cane Nora, che ha idealmente corso con me qui a Tokyo”, ha detto Anna Barbero, calabrese, classe 1985, a RaiSport.

“Anche nel nuoto e nella bici siamo state brave a rimanere agganciate ma la corsa è stata la ciliegina sulla corsa”, ha concluso Charlotte Bonin, classe 1987, aostana, atleta olimpica del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre.

di Francesca Monti

credit foto Cip

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